Erano gli anni Quaranta, quando il mondo era in guerra e da circa vent’anni spopolava in libreria una serie di libri gialli con un protagonista destinato al mito: l’investigatore belga Hercule Poirot.
Nato dalla penna della scrittrice britannica Agatha Christie, in quel periodo Poirot era destinato ad essere protagonista di molti romanzi a venire, ma nel frattempo l’autrice scrisse Curtain, la sua ultima avventura ambientata dove tutto era iniziato a Styles Court.
Rimasto in un cassetto per quasi trent’anni, all’inizio degli anni Settanta la Christie lo rivide e lo ampliò, dando nel 1975 alle stampe l’ultimo romanzo con il suo celebre protagonista: Sipario. L’ultima avventura di Poirot (giunto in Italia lo stesso anno ne Il Giallo Mondadori n. 1403) Dopo varie ristampe, a dicembre I Classici del Giallo Mondadori (n. 1287) ripropongono questo grande classico della letteratura gialla.
Ecco la trama.
Molti anni sono passati da quando ho incontrato per la prima volta Hercule Poirot. Anche allora è stato a Styles Court, come oggi. Anche allora per una faccenda di omicidi. Eravamo entrambi più giovani e pieni di energia. Vederlo così invecchiato e segnato dalla malattia mi addolora, sebbene l’età non abbia per nulla intaccato la sua mente. Brillante, geniale come sempre nell’affrontare i casi più intricati, gli assassini più diabolici. Qui i delitti sono addirittura cinque. Cinque vittime senza un legame apparente: nessuna serie infernale a collegarle. Ma io so che l’enigma troverà una soluzione, perché lui è Poirot, signore e signori. Il più grande investigatore di tutti i tempi. Mi chiamo Hastings, e questa è la nostra ultima avventura.
Non resta che invitare tutti a riscoprire in edicola il capitolo finale di una saga senza fine.
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