Ancora una volta Edizioni Clandestine ci sorprende con un libro agghiacciante, sconsigliato ai lettori impressionabili: Le ragioni del male (Talking with Serial Killer, 2003), di Christopher Berry-Dee, criminologo di fama internazionale che si è guadagnato il rispetto dei più brutali serial killer statunitensi, varcando la soglia di penitenziari e bracci della morte per cogliere il crimine nella sua agghiacciante essenza.
Confrontandosi con queste persone a prima vista persino ordinarie, ma in realtà insidiose e diaboliche – da Harvey Louis Carignan ad Arthur John Shawcross, da John Martin Scripps a Henry Lee Lucas e Ronald Joseph DeFeo – l’autore si addentra negli oscuri meandri delle menti criminali, per cercare di comprendere le “ragioni del male”. Partendo dalla loro infanzia, troppo spesso straripante di conclamati abusi fisici e psicologici, e passando per l’adolescenza, in cui emergono personalità deviate, impulsi sessuali incontrollabili, scoppi di violenza improvvisi e irreversibili, scopriamo la maturità di questi “mostri”, trascorsa per lo più tra il carcere e la libertà condizionata: un’alternanza che di fatto ha consentito loro di continuare a perpetrare crimini sempre più efferati.
Le ragioni del male di Christopher Berry-Dee (Edizioni Clandestine) - pag 336 - Euro: 15,00 - ISBN 9788865963159 - Traduzione di Barbara Gambaccini (Contributo alla traduzione di Claudia Atzas)
In questo libro, divenuto un classico nel genere delle storie vere di crimini, la spietata rincorsa di tutto ciò che suscita orrore e raccapriccio è narrata con le parole degli stessi carnefici intervistati dall’autore:
«Perché era là che le uccidevo, quasi che il mostro sopito nel mio petto si risvegliasse in quei luoghi, dove riusciva ad emergere senza ch’io potessi esercitare alcun controllo.» (Arthur Shawcross)
«Lavato via il sangue, recisi la testa. Proprio come si fa con i maiali. In effetti, è praticamente la stessa cosa. Parti dalla gola e fai pressione con la lama attraverso le fasce cervicali. Non è difficile se conosci la procedura. Poi ho tagliato le braccia all’altezza del gomito e di nuovo all’altezza delle spalle. Basta incidere l’enartrosi. Non c’è nulla da segare.» (John Martin Scripps)
Eppure, oltre alla condanna di quelle che appaiono talvolta come vere e proprie “creature del demonio”, l’autore, anche se amaramente, non può trascurare la piena complicità del sistema di giustizia statunitense, reo di aver più volte scarcerato, per mere questioni economiche e burocratiche, individui che già avevano dato prova dei loro insanabili squilibri. Un sistema inquinato anche dalla corruzione, esistente in molti dipartimenti di polizia e procure.
CHRISTOPHER BERRY-DEE, editore del «The New Criminologist» ed exdirettore del Centro di Ricerca di Criminologia, è autore di 33 libri riguardanti gli omicidi seriali, tra cui i bestseller Unmasking Mr Kipper e Talking with serial killer I e II. Consultato dalle agenzie dell’FBI a livello mondiale, è spesso ospite di programmi televisivi che trattano argomenti correlati a crimini.
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