Combinando sapientemente ricostruzioni storiche accuratissime con l'uso di avanzate tecniche investigative - del tutto simili ai metodi della polizia scientifica di oggi - e muovendosi tra il cimitero dei gatti e il tempio del Dio-Coccodrillo, tra i papiri della Biblioteca e le schiere di ancelle dagli occhi bistrati, Danila Comastri Montanari con Tabula rasa dà vita a un romanzo d'investigazione dal ritmo serrato, drammatico, tra le cui pieghe l'irresistibile ironia dell'autrice suggerisce di leggere la storia antica come specchio impietoso dei nostri giorni.
Per chi già conosce e ama il senatore-investigatore Publio Aurelio Stazio si tratterà di una felicissima conferma, per ogni lettore che con questo romanzo si affacci sull'universo narrativo di Danila Comastri Montanari sarà la scoperta di un intero mondo, ricostruito con amore e competenza ma soprattutto abitato da personaggi dalla trascinante, strepitosa vitalità.
Tabula Rasa di Danila Comastri Montanari (Mondadori) - pag 320 - € 13,90 - ISBN: 978880460885
Alessandria d'Egitto, I secolo d.C. Per il senatore Publio Aurelio Stazio la metropoli più importante dopo Roma, strategica terra di confine tra Oriente e Occidente, non è solo la città più bella del mondo ma lo scenario della missione segreta che deve compiere per conto dell'imperatore Claudio. Per assicurare un lungo periodo di pace all'Impero, Publio Aurelio deve giocare d'azzardo sul tavolo della diplomazia e negoziare con i Parti, imbattibili guerrieri da sempre nemici dei romani.
Ma quando il senatore si ritira nella sua dimora nel delta del Nilo con l'intenzione di trovare ristoro dalle tensioni dell'alta diplomazia, ecco che tra i palmizi e i coccodrilli del giardino viene rinvenuto il cadavere di una fanciulla. Sul corpo martoriato brutalmente, una fibula denota la vittima come probabile adepta del culto di Bast, la Dea-Gatta.
Nell'inquieta Alessandria, l'omicidio alimenta il rogo delle ostilità in un crescendo di omicidi e misteri. Chi è la spia che favorisce i nemici di Roma? Quale il legame tra i delitti e la missione segreta di Aurelio? Molti sono i sospettati e, a complicare la situazione, Aurelio viene abbandonato dal segretario Castore e distratto dal fascino di una donna ammaliante, Candida, l'eccentrica moglie del viceprefetto dell'Egitto.
Danila Comastri Montanari (Bologna, 1948), laureata in Pedagogia e Scienze politiche, per due decenni ha insegnato e viaggiato ai quattro angoli del mondo. Accanita fumatrice, apprezza gli alcolici, rifugge dalle diete, ama i gatti, frequenta stazioni termali e scavi archeologici, legge romanzi polizieschi e fantascientifici, saggistica storica e antropologica, classici latini, greci e cinesi. È una fanatica utente di internet e potete trovarla quotidianamente su facebook. Dal 1990, anno in cui è uscito il suo primo romanzo, Mors Tua, si dedica a tempo pieno alla narrativa: la saga di Publio Aurelio Stazio, senatore-detective dell'antica Roma, tradotta in una decina di lingue, conta ormai sedici inchieste, dai titoli rigorosamente latini (Cave Canem, Morituri te salutant, Cui prodest?, Gallia est, Ars moriendi, per citarne alcuni). Tra i polizieschi ambientati in altre epoche, spiccano La campana dell'arciprete,sullo sfondo delle campagne bolognesi della Restaurazione, e Terrore, dedicato alla Parigi rivoluzionaria del 1793.
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