Distribuito recentemente dalla Cecchi Gori Home Video, Sola contro tutti è un piccolo film che però dimostra come anche senza spendere grandi capitali si può presentare una buona storia.
Sara è un’ex poliziotta che si ritrova vedova in circostanze fumose: il marito – anch’egli poliziotto - è stato ucciso da un collega in circostanze misteriose. La donna capirà cosa ha portato il marito alla morte quando ella stessa si troverà vittima un maniaco “informatico”.
Al giorno d’oggi tutto è collegato alla Rete, tutto è informatica, tutto si svolge sotto gli occhi di una videocamera. Edward il maniaco ha la possibilità di controllare la donna in qualsiasi momento, anche in auto (con il sistema GPS), e può farle fare tutto ciò che vuole - tenendole la figlia in ostatggio - soprattutto farle compiere una “missione” che risulterà essere di vitale importanza, per il criminale.
Un gioco del gatto con il topo a livello informatico, in cui la protagonista – che non ci sta a fare la parte della preda – si trasforma ben presto in cacciatrice.
Perché la tecnologia può essere un’arma di offesa ma anche di difesa, e i trucchi che il maniaco adotta possono ritorcerglisi contro.
Il regista John Murlowski è da molto tempo specializzato in prodotti televisivi di ogni genere: dall’horror (Amytiville: A New Generation) al film per famiglie (Foza Babbo Natale), dall’action (Meltdown. Trappola nucleare) alla fantascienza (Terminal Error). Sola contro tutti è un thriller semplice ma efficace, interpretato da attori non eccezionali ma convincenti: non serve molto di più a chi voglia gustarsi un discreto film.
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