Quando nel 2008 il decano del cinema Sammo Hung e il più grande attore marziale di sempre Donnie Yen decidono di dedicarsi al film Ip Man, il successo era assolutamente garantito. Il risultato, da stasera alle 21.10 su RAI4, sarà sotto gli occhi del grande pubblico italiano.
Come dice il titolo, il film è una biografia romanzata di un periodo ben preciso della vita di Ip Man, grande maestro di Wing Chun nonché eroe nazionale, e per l’esattezza quelli dal 1935 al 1938. Il sifu vive a Fushan, una città con un’altissima concentrazione di scuole di arti marziali, con la moglie e il figlioletto. La vita - come sottolinea la fotografia luminosa e densa di colori - è semplice e quasi paradisiaca: ma la Storia è dietro l’angolo. Il Giappone - l’odiato Giappone! - invade la Cina e la sottomette con la violenza, la tortura e la morte. Fushan si spegne - come ci racconta il drastico mutamento della fotografia, che diventa praticamente in bianco e nero - e la fame fa quasi dimenticare le arti marziali.
In città arriva un generale che ama il kung fu cinese e, capito che Ip Man è un gran maestro, gli propone di allenare i soldati. Prima, però, il sifu vuole un combattimento pubblico con il generale... due mondi a confronto sul palcoscenico della Storia.
Il film è scorrevole e cucinato il speziata salsa cinese - con grande uso di mélo come se piovesse! - ma è perfettamente godibile da chiunque al mondo: la guerra e la morte sono argomenti internazionali.
Donnie Yen - finalmente in Italia dopo 27 anni di ostinato boicottaggio - è in splendida forma: abbandona gli atteggiamenti “maschi” che ama mostrare, copre la sua guizzante muscolatura e si trasforma in un sifu mite ed umile, che segue tutti i dettami dell’idolo-eroe cinese.
Chi segue l’attore marziale è abituato ad una forte dose di spettacolarità acrobatica, mentre stavolta deve costringere il suo agile corpo nei panni del leggendario Ip Man (il maestro, lo ricordiamo, anche del giovane Bruce Lee). Sammo Hung lo aiuta con una coreografia sfolgorante e di grande impatto, che regala ai fan momenti di grande emozione.
Ip Man è un film indimenticabile perché - come molti altri grandi titoli finora purtroppo inediti - si ammanta dei colori del mito per raccontare al mondo alcuni episodi di storia cinese, ma soprattutto racconta cosa pensa il popolo cinese della propria storia.
Le arti marziali sono un più, un’aggiunta graditissima da tutti i fan che, per una volta, possono dire di aver visto un film completo: ottima sceneggiatura, bravissimi attori, bellissimi combattimenti. Un tris davvero rarissimo in questo genere.
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