Con l’investigatore privato Tecumenseh Fox…
Sinfonia funebre di Rex Stout, Mondadori 2011.
Jan Tussar si deve esibire con il violino al Carnege Hall, momento importante per la sua carriera. Ma l’esibizione è un fiasco, le note che tira fuori dallo stupendo Stradivari sono spente e prive di brillantezza. Subito dopo si uccide con un colpo di pistola in bocca nel suo camerino. Alla sua prova ha assistito, portato dall’amico Diego, l’investigatore privato Tecumseh Fox di circa trenta anni, “statura e robustezza media”, occhi neri e sguardo “vivace e penetrante”, accanito fumatore tanto da portarsi dietro una stecca di sigarette.
Il violino sparisce, poi ritorna per posta, dentro allo strumento viene trovata una vernice che ha causato il fiasco terribile. Così come è sparito tempo addietro, ma non è ritornato, un vaso cinese di enorme valore di un appassionato di porcellane.
Fox osserva, scruta i volti, le sfumature delle espressioni e si incarica di indagare. La sorella di Tusar riceve un biglietto di minaccia “Coloro che tentano di recare danno al Reich la pagheranno, come ha pagato suo fratello. Heil Hitler” firmato con svastica.
Altra morte violenta di Perry Dunham, figlio dei signori Pomfret a cui era stato rubato il vaso, avvelenato con cianuro in un bicchiere di whisky.
Fox al lavoro, pota viti e alberi, sistema serre, accomoda palizzate, assiste ad un parto di una mucca, collabora con la polizia, si traveste, indaga, sa chi è il colpevole ma non ha le prove. Classica riunione finale nella biblioteca dei signori Pomfret con tutti gli indiziati e smascheramento dell’assassino. Senza Nero Wolfe si perde abbastanza di smalto e di fascino.
Per “I segreti del giallo” abbiamo “I vicoli ciechi di David Goodis”, stupendo excursus di Enrico Luceri su uno scrittore che ebbe molta fortuna in Francia e alcune delle sue opere furono trasposte nel cinema. Un tentativo, da parte di Luceri, di cancellare una sua immagine stereotipata e romantica con una più realistica, così come non si può sovrapporre “il Goodis scrittore con quello impegnato nel cinema”.
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