Un romanzo nero e "sporco" che colpisce l’anima del lettore fino a scuoterne le fondamenta: quanto si può odiare? Senza limiti...

Qual è il vero rapporto tra lo stimato dottor Richard Lafargue e la sua compagna Ève? Giocano al padrone alla schiava... o non è affatto un gioco? Chi è Viviane, la donna misteriosa che turba l’anima di Lafargue cadendo in episodi di autolesionismo? Ma soprattutto, chi è Tarantola?

Un equilibrio del terrore delicato come un cristallo su cui però i protagonisti hanno costruito la propria vita, su cui hanno poggiato il loro cuore di tenebra perché troppo nero per poterlo mantenere in petto.

Quando Alex il criminale entra in scena, chiedendo l’intervento del dottor Lafargue, tutto sembra crollare: la debole apparenza viene meno e ogni domanda troverà una risposta, ogni filo verrà tirato ed ogni vena carica d’odio raggiungerà il cuore di tenebra.

Tarantola è un romanzo crudele, spietato, maledetto; Thierry Jonquet invita il lettore ad un gioco sleale di rara cattiveria, facendogli immaginare la soluzione finale e quindi spiazzandolo quando la pura e semplice verità viene a galla. La verità rende liberi, si dice, ma non in questo caso: la verità rende l’odio ancora più spietato e la vendetta ancora più immonda.

Un romanzo breve di rara intensità che non lascerà di sicuro il lettore indifferente.