Giovedì 26 maggio Andrea Camilleri sarà ospite della città di Pisa per un importante conferimento accademico: dopo la lezione sui Romanzi Storici tenuta lo scorso novembre a Pisa su invito della Presidenza della Facoltà di Lettere e Filosofia, Camilleri torna ospite dell’Ateneo pisano per il conferimento della laurea Honoris Causa in Scienze della comunicazione, precisamente nella laurea specialistica in Sistemi e Progetti di Comunicazione.

Lo scrittore siciliano, conosciuto in tutto il mondo come l’inventore di penna del commissario Montalbano da cui è stata tratta l’omonima fortunata serie televisiva, è nato a Porto Empedocle in provincia di Agrigento il 6 settembre 1925. Scrittore precoce, a vent’anni pubblica su un antologia di poeti scelti da Ungaretti. Pubblica anche brevi racconti sui giornali L’Ora e L’Italia Socialista. Inizia a lavorare come regista teatrale nel 1942, portando in scena più di cento opere, molte di Pirandello, suo compaesano e amico di famiglia: "Quanto agli scrittori che mi hanno influenzato, come si fa a dire... Pirandello era nell’aria, nel clima famigliare: “Vedi questo è un regalo di Luigi quando venne a trovarci”. L’ultimo grande punto di riferimento col quale ho un dialogo che dura tuttora a distanza, è stato Leonardo Sciascia".

Porta in scena Così è (se vi pare) nel 1958, Ma non è una cosa seria nel 1964, La rappresentazione della favola destinata ai giganti nel 1959, Sei personaggi in cerca d’autore, Il gioco delle parti nel 1980 e molti altri ancora. E’ il primo a portare in scena in Italia Beckett e Ionesco, impegnandosi contemporaneamente in campo televisivo dove realizza numerose regie di opere teatrali e di romanzi. Sua la famosa serie poliziesca del Commissario Maigret di Simenon e del Tenente Sheridan. Dal 1958 al 1965 insegna, in modo pressoché continuativo, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e successivamente, dal 1977 al 1997 all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Esordisce come romanziere nel 1978 con Il corso delle cose (ristampato da Sellerio nel 1999), primo della serie dei romanzi “storici”. Di seguito pubblica: Un filo di fumo vincitore nel 1980 del premio Gela, La strage dimenticata, La stagione della caccia, La bolla di componeva, Il birraio di Preston (premio Vittorini), La concessione del telefono. Instancabilmente impegnato nella ricerca di un linguaggio autentico in grado di restituire in pieno le atmosfere e la varietà culturale e umana della Sicilia, scrive prevalentemente in dialetto, adeguandone di volta in volta il registro al livello sociale dei personaggi e riuscendo sempre a trovare quella sorta di felicità narrativa che trapela in pieno dai suoi romanzi. Cura per Rai Due la sceneggiatura di “Montalbano”. Sua anche la sceneggiatura e l’adattamento per il teatro de Il birraio di Preston che nella versione per la radio lo vede anche come autore e interprete, cimentandosi inoltre nell’interpretazione del capo della polizia in “Guerra di spie”, film per la televisione di Corrado Augias e nel ruolo del nonno archeologo ne “Il gioco della maschera” di Rocco Mortelliti su soggetto dello stesso Camilleri.

Fra i numerosi premi vinti, ricordiamo il premio “Racalmare”, il 29° premio di “Forte dei Marmi” e il premio “Mondello” vinto nel 2002. Già insignito dall’Universita di Milano della laurea Honoris causa in Lingue è atteso a Pisa per il conferimento della laurea specialistica in Sistemi e progetti di Comunicazione. La cerimonia di giovedì prossimo 26 maggio, aperta alla cittadinanza, inizierà alle ore 16.00 nell’Aula Magna Nuova della Sapienza. Saranno presenti il Rettore e le autorità cittadine.