Il 10 maggio 1218 il portone del monastero di Santa Maria del Mare si aprì per accogliere un viandante in arrivo: Ignazio da Toledo. Chi è costui? È il protagonista di un appassionante thriller storico a forti tinte librarie: Il mercante di libri maledetti (Newton).
Marcello Simoni presenta la stupefacente figura di un medievale cacciatore di libri (ante litteram, in quanto l’espressione è di nascita recentissima): qualcuno potrebbe dire che Ignazio traffichi in reliquie di santi di non sempre chiara provenienza, ma quella semmai è un’attività per "arrotondare lo stipendio": la sua vera natura è quella di inseguire libri. «A volte fu giudicato saggio e colto, a volte infido e negromante. Per molti era solo un pellegrino, girovago da una terra all’altra».
Ad accompagnarlo nel viaggio c’è il biondo Willalme de Béziers, proveniente dalla città simbolo degli eretici Albigesi. I due peregrini vengono accolti con calore nel monastero, ma in realtà non è altro che una pericolosa apparenza: Ignazio ha una vera schiera di nemici che vorrebbero acciuffarlo...
Da Venezia infatti gli è piombato adosso un incarico pericolosissimo. «Doveva mettersi sulle tracce di un libro in grado di sciogliere misteri inimmaginabili, al di là delle cognizioni di qualsiasi filosofo o alchimista» Fra le pagine del manoscritto misterioso si celava la verità, ed è noto che essa è più pericolosa di mille pestilenze. L’Uter Ventorum è infatti un manoscritto talmente ambito, pericoloso e mortale, che il suo attuale detentore, Vivïen de Narbonne, ha preferito nasconderlo dietro enigmi e trabocchetti perché non finisca in mani sbagliate. Ignazio dovrà trovare Vivïen, in passato grande amico, e recuperare il libro. Sembra abbastanza facile... peccato però che Vivïen de Narbonne sia morto da quindici anni!
Inizia così la pericolosa missione di Ignazio, che lo porterà ad attraversare molte terre tra l’Italia del nord e la penisola iberica - «In Spagna, specialmente a Toledo, si studiano e si traducono i manoscritti di matematica, di medicina e di alchimia provenienti dal mondo arabo. Probabilmente anche l’Uter Ventorum era fra questi manoscritti» - e lungo il cammino conosceremo eventi storici come la celebre Crociata dei bambini ed incontreremo personaggi storici come Simon de Montfort... anche se arriveremo solo in tempo per vederlo morire a Tolosa.
Ricordiamo che per Marcello Simoni questo è un romanzo d’esordio: è il caso di dire che sentiremo ancora parlare di lui.
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