Sugarpulp è tante cose. Movimento letterario, gruppo di scrittori motivati e irriverenti, di lettori e di gente interessata all'universo polimorfo della letteratura che scuote e interessa.

Ora è anche festival letterario, per volontà dei suoi due co-fondatori, Matteo Righetto e Matteo Strukul, che, con il patrocinio del comune di Padova e la partnership di diversi sponsor, sono riusciti a organizzare una kermesse coi fiocchi, ricca di eventi e di nomi significativi.

Si svolgerà a Padova dalla fine di settembre all'inizio di ottobre e prevederà incontri, cene e showcase. Vedrà nomi come Massimo Carlotto, Tim Willocks, Joe R. Lansdale e Victor Gischler, autori che hanno scosso e caratterizzato il noir. Ma si parlerà anche di altro: editoria, fumetto, romanzo storico, evoluzioni narrative, romanzo al femminile, con Marilù Oliva e Francesca Bertuzzi.

La filosofia del Festival omaggia quello che è il manifesto Sugarpulp:

"Sugarpulp è la polpa narrativa, adulterata con lo zucchero di barbabietola, con una gradazione saccarometrica crescente che rende lo scrivere più alcoolico, più tossico, più anfetaminico.

Sugarpulp è narrazione a duecento all’ora, è scrittura montata in modo ipercinetico, è dialogo-azione-dialogo-azione, è un modo di scrivere che mescola il linguaggio cinematografico della sceneggiatura con i profumi di sangue e zucchero della Bassa, dei campi di mais, delle case coloniche, le osterie, i colli, gli ippodromi, il mito della Romea e del Delta.

Sugarpulp non accetta le storie di riflessione, i solipsismi, le contemplazioni dell’ombelico. Sugarpulp vuole mandare a memoria la lezione americana della spettacolarizzazione della scrittura, prendendo a modello le nuove avanguardie di una new wave a stelle e strisce che annovera nelle sue file autori di grande successo come Cormack McCarthy, Joe Lansdale, Victor Gischler, Elmore Leonard. Sono solo alcuni esempi, certo, ma i modelli citati costituiscono il calco di un imperativo: creare una narrativa giovane, fresca, veloce, che racconti storie slabbrate, rabbiose, piene di humour nero e dissociazioni mentali.

Le storie Sugarpulp sono girandole impazzite, sono pastiche di piombo e noir, di tradimenti e devianze, sono la nuova grande frontiera di uno scrivere che vuole celebrare la liturgia di una terra e una realtà sociale tipiche del Nordest".

Organizzatevi, non mancate!

Qui tutto il programma:

http://festival.sugarpulp.it/programma/venerdi-30/