Nel precedente articolo di questa rubrica abbiamo conosciuto Jose Chung, pseudoautore protagonista dell’episodio “La setta fondamentalista” (Jose Chung’s “Doomsday Defense”, 1997) del telefilm del mistero “Millennium” (2x09). Fra gli pseudobiblia che portano la sua firma, oltre al “Doomsday Defense” che dà il titolo all’episodio, abbiamo incontrato anche “To Serve Man”, denso di citazioni come si è potuto scoprire nell’articolo ancora precedente di questa rubrica. Questo gioco ad incastri continua anche in questo numero, dove troviamo di nuovo Jose Chung (interpretato da Charles Nelson Reilly) sempre alle prese con un libro ma stavolta in un altro telefilm: “X-Files”.
L’episodio “Dov’è la verità?” (Jose Chung’s “From Outer Space”, 3x20) è andato in onda per la prima volta il 12 aprile 1996 (in Italia il 3 dicembre dello stesso anno), quindi si svolge prima dell’episodio di “Millennium” citato: alla regia troviamo un consumato professionista come Rob Bowman, che nel 1998 firmò anche la prima uscita cinematografica di X-Files, mentre alla sceneggiatura ritroviamo Darin Morgan, autrice anche della trasferta “millenaria” di Jose Chung.
Conosciamo il titolo di un altro libro di Chung: “Il candidato Caligarian” (The Caligarian Candidate). «Uno dei migliori gialli mai scritti» si sbriga a sottolineare Dan Scully. Sì, perché scopriamo anche che la co-protagonista della serie (Gillian Anderson) è una grande ammiratrice del lavoro di Chung. «“Il Buddha solitario” [The Lonely Buddha] è uno dei miei romanzi preferiti» rivela la donna in uno scambio di complimenti con lo scrittore, il quale sta raccogliendo materiale per un libro sui rapimenti alieni. «In realtà l’idea è stata del mio editore – confessa Chung, che più d’una volta si è detto disinteressato all’ufologia. – All’inizio ero riluttante ma poi mi sono reso conto che avevo la grande opportunità di creare un genere letterario completamente nuovo: la fantascienza non fantastica.» (Gioco di parole che rende poco in italiano: the nonfiction science fiction.) «Questo piccolo stratagemma può far diventare il mio libro un bestseller.»
Lo scrittore ha passato tre mesi a Klass County a raccogliere testimonianze sugli strani avvenimenti lì intercorsi, ma visto che non ha trovato altro che un marasma di racconti diversi ha deciso di rivolgersi a Scully per un aiuto. A quanto pare due giovani del luogo sono stati rapiti dagli alieni e, dopo alcuni esperimenti, rilasciati dov’erano stati catturati. Fin qui tutto normale (nel senso che di storie del genere ce ne sono a più non posso), ma sotto ipnosi viene fuori che la ragazza ricorda qualcosa di inaspettato: un interrogatorio tenuto da ufficiali americani e un dottore a cui viene ordinato di cancellarle i ricordi, impiantandone di fasulli... cioè di essere stata rapita dagli alieni.
Tra complotti, uomini in nero, esperimenti segreti e quant’altro, ogni luogo comune ufologico viene snocciolato – anche con fare parodistico – all’attenzione di Jose Chung. «Forse la storia non ha il senso compiuto che voleva lei – riconosce Scully mentre lo scrittore la fissa allibito, - ma tant’è, questo è quanto: mi dispiace.»
Malgrado il guazzabuglio di storie, Chung è già a lavoro sul suo nuovo libro quando riceve una visita di Fox Mulder (David Duchovny), che invece prima si era rifiutato di essere intervistato. «Non scriva quel libro – è il sorprendente appello che l’agente rivolge allo scrittore, - finirà col danneggiare un settore investigativo che ha sempre stentato a trovare credibilità. Lei è un ottimo scrittore, ma neanche il suo talento può descrivere certi eventi nel modo giusto, perché si tratta di realtà alternative che non riusciamo ancora a comprendere. Presentati nel modo sbagliato, nel contesto sbagliato, i fatti e i soggetti coinvolti potrebbero apparire sciocchi se non addirittura psicotici.»
Ma l’aspetto umano della richiesta cambia subito veste. «La sua casa editrice appartiene alla Warden White incorporated – continua Mulder, - società affiliata alla MacDougall-Kesler, il che indica una segreta cointeressenza (sic!) del suo libro da parte di organizzazioni militari, industriali e di intrattenimento...»
«Agente, questo libro verrà dato alle stampe - è il seccato commento lapidario di Chung di fronte alle accuse di Mulder.
A testimonianza di questo, con un salto avanti temporale troviamo Scully in ufficio intenta a leggere “From Outer Space”, il saggio di Chung da cui è estratto il brano che chiude l’episodio... e questo articolo!
«Le prove dell’esistenza degli extraterrestri rimangono molto vaghe, come sempre, ma il cielo continuerà ad essere osservato da quelli che sperano di trovare un giorno non solo le prove di una vita aliena, ma anche la felicità di un lavoro. [...] Altri cercano risposte nella sfera mistica. [...] La ricerca della verità sugli alieni, per certa gente, è solo un lavoro come un altro, ad esempio l’agente “Diana Lesky” pur essendo nobile di spirito e pura di cuore, resta tuttavia un funzionario governativo. Invece il suo collega “Rex Muldrake” è un uomo ormai completamente pazzo, con la psiche stravolta dalle sue ricerche sull’ignoto tanto da conoscere altri piacere nella vita. [...] Infine c’è chi non prova interesse per gli extraterrestri, ma cerca un rapporto significativo con gli altri esseri umani: pochi fortunati riescono a trovarlo, perché anche se forse non siamo soli nell’universo, su questo pianeta siamo tutti irreparabilmente... soli.»
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