Andres Neuman si è già presentato ai lettori con uno straordinario romanzo, Il viaggiatore del secolo, romanzo ambizioso non soltanto per la scrittura raffinata e impeccabile, ma per la sottile indagine psicologica dei personaggi.

Ecco che adesso si ripresenta ai lettori italiani con Una volta l’Argentina, un romanzo totale nella rappresentazione tra passato e presente che percorre temi forti come quello della migrazione, dell’amore e dei durissimi anni della dittatura.

Un libro arricchito da una narrazione come si usa dire a tutto campo. Una volta l’Argentina racconta la storia della famiglia di Neuman, una fauna variopinta arrivata dagli angoli più impensabili del mondo in questa terra di migranti che ha fatto dell’accoglienza una straordinaria virtù.

Capostipiti di questa stirpe il russo Jacobo, nato sotto gli Zar e Renè, scultore eretico che scappò dalla Francia abbandonando la moglie per un remoto viaggio in un villaggio dell’Argentina del nord.

Ribadisco ancora che Una volta l’Argentina è un libro ambizioso, un libro che attraversa il percorso narrativo caratteristico del romanzo e raggiunge l’universalità della scrittura con un’impressionante numero di sfaccettature che vanno dall’intensità della lirica poetica al giallo con ammirevole coerenza e senza una benché minima lacerazione.

La vita che circola in queste pagine è sempre perlustrata dal suo lato oscuro e alla perenne ricerca di risposte: bagliori che effettivamente sanno accendersi dentro un buio che appare realmente fisico, concreto.

Neuman tenta questa difficile operazione come aveva già fatto con successo nel libro precedente e ci riesce con naturale semplicità, trovando nella lingua il suo alleato più fedele.

C’è una visione romantica della storia ad allietare il lettore, ma non è tutto. Neuman ha una sensibilità letteraria e una capacità di analisi nel rappresentare i personaggi capace di farci fremere.

Questa risposta che segue l’opera precedente si rivela una conferma: Una volta l’Argentina è una delle più piacevoli sorprese del panorama letterario complessivo.