Il 6 giugno del 1861 moriva improvvisamente Camillo Benso conte di Cavour, a meno di tre mesi dalla proclamazione del Regno d’Italia. «Di qual malattia morì egli?» si chiede “La civiltà cattolica” il successivo 28 giugno. Dopo aver passato in rassegna le varie tesi in proposito, viene testimoniato come alcuni «lo fanno morir di dolore, ucciso da una lettera di Napoleone III che negava di riconoscere il regno d’Italia». Che questa ipotesi abbia generato la successiva tesi che Napoleone III abbia anche “fisicamente” ucciso Cavour?
Circa dieci anni dpo, infatti, appariva per l’editore Domenico Cena di Torino il libretto “Cavour avvelenato da Napoleone III” (firmato: Un Ingrato): una raccolta di documenti “scottanti” su una realtà scomoda che si è cercato di nascondere, oppure la testimonianza di come le “epidemie culturali” non abbiano sosta e le leggende popolari viaggino (e crescano) in fretta? Lo scopriremo oggi, 21 maggio, visto che il quotidiano il Giornale pubblica la prima di sei uscite in cui verrà riproposta una copia completa del raro e controverso pamphlet.
Che sia una fantasia popolare o un tentativo di rendere un nome illustre un po’ più “letterario” - facendolo cioè assomigliare ad un personaggio da conspiracy thriller! - rimane il fatto che rendere disponibile un libro quasi introvabile non è mai un’operazione sbagliata, così come nel leggerlo (con le dovute precauzioni) c’è sempre da uscirne più ricchi.
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