Kevin Bacon e Colin Firth sono gli straordinari protagonisti di Where the Truth Lies, il thriller quasi hitchcokiano del canadese-armeno Atom Egoyan, che con quest'opera giunge alla settima pellicola presentata al festival di Cannes.
Tratto da un romanzo di Rupert Holmes, il film racconta l'indagine sui retroscena di un delitto consumato alla fine degli anni '50 nel mondo delle star televisive.
Una coppia di entertainer, Lanny & Vince, si separa dopo che nella vasca da bagno della loro suite è stato trovato il cadavere di una ragazza morta in circostanze misteriose. Quindici anni dopo, una giovane giornalista, molto ambiziosa, indaga sulla vicenda con l'intenzione di scrivere un libro-scoop che non darà mai alle stampe.
Where the Truth Lies è senza dubbio una vicenda molto dark, dai temi duri, con scene di sesso piuttosto crude, bisessualità e uso massiccio di alcol e pasticche. Qualcuno lo ha addirittura definito un film contro Hollywood, ma il regista smentisce, dicendo che il film non vuole condannare la cultura americana, ma semplicemente mostrare alcuni aspetti della vita: uno di questi è la celebrità, che può facilmente corrompere e divorare chi riesce a raggiungerla.
Girato come i noir hollywoodiani degli anni ’40 con giochi di luci e contrasti dei classici in bianco e nero (frutto della collaborazione con Paul Sarossy), Where the truth lies ricorda vecchi film polizieschi soprattutto nelle sequenze ambientate negli anni ’70.
Nonostante l’attenzione alle luci e alla fotografia, però, l’aspetto dark del film non è solo visuale, ma si riassume soprattutto nelll'animo dei personaggi, nei loro tormenti e nel fatto che essi sono totalmente preda del destino. Il regista è stato molto abile nello scavare a fondo gli aspetti oscuri dei protagonisti, che si trovano a confrontarsi con temi ardui come quello della realtà e dell'apparenza, dei miti che spesso vengono creati con facilità e che con uguale facilità vengono distrutti, della fragilità di tutto ciò che può essere mostrarsi e apparire.
Grazie a interpreti di grande rilievo, a una particolare abilità d'indagine e all'utilizzo di ogni mezzo a sua disposizione, Atom Egoyan è riuscito a creare un vero film noir nel senso più stretto del termine, che unisce anche la suspense del thriller e l'ambientazione della Hollywood degli anni '40.
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