Sarà nuovamente in libreria a partire dal prossimo 5 maggio un nome che al suo primo apparire si è ben impresso nelle mente di quanti apprezzano i buoni thriller. Si tratta di Wulf Dorn di cui la Corbaccio ci presenterà il suo nuovo romanzo dal titolo Il superstite (Kalte Stille, 2010).
Lo scorso anno era stato pubblicato il romanzo d’esordio: La psichiatra (Trigger, 2009) che è stato il caso editoriale del 2010 con più di centomila copie vendute e ben sei edizioni in soli quattro mesi.
Come per il primo romanzo l’autore ci presenta un intreccio cupo e misterioso, un thriller inquietante e avvincente. Il protagonista è lo psichiatra Jan Forstner che da oltre un ventennio porta dentro di se la grande colpa della scomparsa del suo fratellino Sven, a cui è seguita, dopo poche ore, la morte del padre per un incidente d’auto mentre, solo, si recava forse a un appuntamento per pagare il riscatto del ragazzino.
La madre, inoltre che da quell’episodio non si era più ripresa, accusa apertamente Jan di tutte le disgrazie accadute.
Jan, qualche ora prima della scomparsa del fratellino, mentre portava a passeggio il suo cane nel vicino parco pubblico, aveva assistito alla morte di una sua conoscente, Alexandra Marenburg.
La ragazza, che era appena fuggita dal locale ospedale psichiatrico, vestita solo del pigiama, sfiorando Jan, si era diretta verso il laghetto ghiacciato e nonostante le grida di avvertimento del ragazzo, si era inoltrata verso il centro con la conseguenza che il ghiaccio si era rotto e nonostante i tentativi di Jan di salvarla, era annegata.
Jan, appassionato lettore di fatti misteriosi, convinto che si potesse registrare su nastro la voce dei morti, durante la notte, anche se nevicava copiosamente e senza dire nulla a nessuno, aveva preso il registratore del padre e si era diretto verso il lago.
Sven però si era svegliato e lo aveva seguito, così per non svegliare i genitori Jan aveva acconsentito che il fratello andasse con lui. Seduti su di una panchina aveva acceso il registratore, poi preso dalla necessità di urinare, si era allontanato di pochi metri e tornato dopo pochi minuti aveva trovato il registratore acceso ma non il fratellino. Svanito nel nulla. e nonostante le ricerche della polizia suo fratello non venne mai trovato e il padre, come abbiamo sopra accennato, nella stessa mattinata moriva in un incidente d’auto, in un luogo dove non c’era alcun motivo che vi si recasse.
Jan ha lasciato il suo paese natale, ha studiato psichiatria come suo padre e ritorna a Fahlenberg dopo una assenza di ventitre anni. Per una sua reazione abnorme nei confronti di un paziente, sempre a causa di quanto gli era successo e per quel costante senso di colpa, viene licenziato e ha poche, o quasi nessuna, possibilità di tornare a esercitare la professione.
Rientra a Fahlenberg in quanto il direttore del locale ospedale psichiatrico, vecchio amico di suo padre, gli offre un posto nell’ospedale, con la promessa che se non vi saranno pecche nel suo comportamento l’assunzione diventerà stabile.
Per molti motivi il suo sarà un rientro a “casa” molto traumatico, lui continuerà a scavare per trovare il motivo della scomparsa del fratello e della morte del padre, ma altri fatti si aggiungeranno, sino ad un finale assolutamente imprevisto.
Wulf Dorn è nato nel 1969. Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici.
Nel recente passato ha scritto diversi racconti horror per poi indirizzarsi verso il thriller.
La psichiatra è stato il suo primo romanzo ed è diventato un grande successo grazie al passaparola dei lettori.
Vive con la moglie e il gatto vicino a Ulm, nella Germania meridionale.
Prima del silenzio. Una notte d'inverno, la strada ghiacciata, neve tutt'intorno, un'auto sbanda, si schianta contro un albero, il guidatore è gravemente ferito. Aveva appuntamento con lo sconosciuto che poche ore prima aveva rapito suo figlio Sven, mentre era fuori casa con il fratello maggiore. Adesso tutto è inutile: l'uomo sa che sta per morire. E sa che anche suo figlio
Dopo il silenzio. Da ventitré anni lo psichiatra Jan Forstner vive con l'angoscia della scomparsa del fratellino. Tutto ciò che gli resta è un registratore che aveva portato con sé la notte in cui erano usciti insieme e dove sono incise le ultime parole di Sven: «Quando torniamo a casa?» E poi il silenzio. E gli incubi che da quella notte non hanno smesso di tormentarlo. La notte in cui il padre è morto in un incidente d'auto.
La vita di Jan si riassume tutta in quella notte: ha studiato psichiatria come suo padre, si è specializzato in criminologia e ora è tornato al punto di partenza: alla Waldklinik. la clinica dove lavorava il padre e dove adesso lavorerà anche lui. Vorrebbe ricominciare a vivere, lasciarsi alle spalle l'incubo, ma quando una paziente della clinica si suicida. Jan si trova coinvolto in un'indagine che svelerà un segreto atroce rimasto sepolto per ventitré anni...
Il superstite di Wulf Dorn (Kalte Stille, 2010)
Traduzione Alessandra Petrelli
Corbaccio, collana Narratori Corbaccio, pagg. 435, euro 18,60
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