Spiazzante, fracassone, sanguinolento e diseducativo questo divertente KICK-ASS, ennesimo adattamento di una miniserie Marvel uscita nel 2008 ma già giunta a tempo di record nelle sale nel 2010. Al cinema un’anziana, seduta da sola nella fila davanti, ha riso in modo sgangherato per tutto il film anche quando non c’era nulla da ridere, tirandosi dietro nello sghignazzo il resto della sala.
Kick-Ass - USA, Gran Bretagna 2010 – 117’
Regia: Matthew Vaughn
Con: Aaron Johnson, Christopher Mintz-Plasse, Mark Strong, Chloe Moretz, Nicolas Cage.
Tre supereroi senza superpoteri allo sbaraglio nel mondo reale. Il nerd Dave in cerca di una rivincita sui soprusi giornalieri dei bulli di quartiere, un padre (Big Daddy) e una figlia (Hit Girl) in una personale lotta contro il mafioso Frank D’Amico, l’avranno vinta sulle note del Tra-la-la song dei Banana Splits, solo dopo aver incassato un mucchio di botte.
Una storia di comicità e violenza vietata ai minori di 14 anni.
Appassiona il primo tempo di questo rifacimento dei fratelli Coen del famoso Il grinta del 1969 con John Wayne. Mentre un convincente Jeff Bridges veste i panni del protagonista, la vendicativa Hailee Steinfeld si ficca a forza nell’avventura all’inseguimento dei nostri eroi. Peccato che il suo nome non venga citato in grassetto accanto a quello dei tre attori principali, visto che l’adolescente tiene brillantemente banco per tutta la pellicola al contrario di Josh Brolin che compare solo per pochi minuti alla fine di un film che sembra chiudersi troppo in fretta lasciando una lieve patina di insoddisfazione.
Il Grinta - USA 2010 – 110’
Regia: Ethan Coen e Joel Coen
Con: Jeff Bridges, Matt Damon, Josh Brolin, Hailee Steinfeld, Barry Pepper.
La quattordicenne Mattie Ross è decisa a portare davanti al giudice Tom Chaney, l’assassino del padre, perché venga condannato alla pena capitale, per farlo ingaggia l’anziano e alcolizzato sceriffo Rooster Cogburn da tutti ritenuto un vero duro. A Cogburn, che vorrebbe intraprendere la caccia da solo, si impongono la presenza della ragazzina e dello stravagante ranger texano LaBoeuf. I tre si mettono sulle tracce di Chaney che nel frattempo si è unito a una pericolosa banda…
Lungometraggio dalle immagini polverose, apparentemente lento nella prima parte, questo La donna che canta, con due protagoniste femminili, madre e figlia, molto somiglianti tra loro, e continui flash back avanti e indietro nel tempo, che spesso confondono lo spettatore, ma che si riscatta con una sorprendente soluzione finale.
La donna che canta - Canada 2010 – 130’
Regia: Denis Villeneuve.
Con: Lubna Azabal, Mélissa Désormeaux-Poulin, Maxim Gaudette, Remy Girard, Abdelghafour Elaaziz.
In Quebec alla lettura del testamento della madre Nawal, i due gemelli Jeanne e Simon scoprono di avere un fratello e un padre ignoti a Beirut. Solo Jeanne decide di partire per Deressa, dove la madre frequentava l’università, alla ricerca delle sue radici. Le indagini della figlia procederanno di pari passo con uno sguardo al percorso giovanile di Nawal fino alla scoperta del suo tragico destino…
Alzi la mano chi, sciando, nel trovarsi in cima a una seggiovia bloccata a mezz’aria non si è domandato “e se ci lasciano qui? …E se si sgancia il sedile e precipitiamo?” Bene! Ecco un film che concretizza le nostre paure. Unica spettatrice pomeridiana nella megasala del solito multiplex con tanto di giacca a vento, la schermitrice incappa nella prima torrida giornata di questo insolito aprile 2011 uscendone accaldata e moderatamente soddisfatta dopo essersi immedesimata nei tre poco simpatici protagonisti brutalmente puniti per aver voluto fare a tutti i costi un’ultima discesa sulla neve. Dialoghi sull’odore del filo interdentale mentre sotto i lupi stanno a guardare…
Frozen – USA 2010 – 93’
Regia: Adam Green
Con Kevin Zegers, Shawn Ashmore, Emma Bell, Ed Ackerman, Rileah Vanderbilt
Tre studenti universitari Dan, Parker e Joe, trascorrono una domenica di snowboard tra le montagne nel Massachusetts riuscendo ad estorcere all’addetto un ultimo passaggio in seggiovia a chiusura impianti. Ma quando l’uomo si allontana per un imprevisto il collega toglie la corrente all’impianto nella convinzione che tutti i passeggeri siano già scesi (gli impianti riapriranno solo il venerdì successivo). I tre ragazzi, sospesi nel vuoto ed esposti al gelo, inizialmente spereranno in una ripartenza dell'impianto ma ben presto dovranno rassegnarsi all'idea che la loro discesa non sarà così imminente…
Sarebbe il solito film sulla rivincita del Rocky di turno se non fosse tratto da una storia vera, se non si distinguesse per la superba interpretazione dei due attori non protagonisti Christian Bale e Amy Adams, meritati premi oscar 2011, e per la curiosa e numerosissima famiglia del protagonista.
Da non perdere.
Christian Bale è un commovente Dickie che corre per tutto il tempo con invidiabile grazia, qui nuovamente imbruttito e sottopeso di undici chili dopo la performance de, per interpretare la parte di un ex pugile che si fa di crack. Imperdibili le 7 sguaiate e insopportabili sorelle dei due pugili.
The Fighter - USA 2010 – 115’
Regia: David O. Russel.
Con: Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo, Jack McGee.
I fratelli Dickie e Micky Ward, entrambi pugili, vivono a Lowell nel Massachusetts dove Dickie, il maggiore, diventato leggenda per aver mandato al tappeto Sugar Ray Leonard, si ostina, seppure ottenebrato dal crack, a fare da allenatore al fratello minore, mentre Alice, la volitiva madre, pretende di fargli da manager spedendolo allo sbaraglio in incontri sbagliati. L’amore per la saggia barista Charlene lo spingerà ad affrancarsi dalle pressioni famigliari, ma non sarà un percorso facile…
Britannico ed elegante anche nei suoi contestati momenti di turpiloquio terapeutico questo Il discorso del re, trionfatore degli Oscar 2011, basato sulla vera storia del padre della regina Elisabetta.
Premio Oscar 2011 per la migliore interpretazione balbuziente a Colin Firth.
Il discorso del re - Gran Bretagna, Australia - 2010 – 111’
Regia: Tom Hoope
Con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Jennifer Ehle.
Bertie, Duca di York, il poco amato secondogenito di re Giorgio V, afflitto fin dall'infanzia da una grave forma di balbuzie è costretto suo malgrado, per parlare in pubblico e ai microfoni della radio, a cercare l’aiuto di un logopedista.
Dopo essersi sottoposto per anni a umilianti ed inutili cure verrà soccorso dalla devozione della premurosa moglie Lady Lyon (futura regina madre), e dalle tecniche poco convenzionali di Lionel Logue, sedicente terapeuta di origine australiana. Dopo l’abdicazione del fratello che rinuncia al trono per la divorziata Wally Simpson, Bertie, suo malgrado salirà al trono col nome di Giorgio VI e troverà la corretta fonazione dentro il suo discorso più bello.
Che Hit-girl sia con voi!
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