Albino è un vecchio pescatore che in una notte di luna dolce e misteriosa trova impigliata nella sua rete una creatura mitologica e sorprendente, magica e affascinante… una sirena. Uno straordinario incontro che cambierà per sempre la sua vita, che lo obbligherà a fare i conti con la parte più intima di se, che lo sconvolgerà con un amore inaspettato. Ma Albino non sarà l’unico ad essere travolto da questa figlia delle onde, uno zingaro da Luna Park la metterà in mostra in un baraccone di fenomeni, e un professore di biologia marina la studierà nelle gelide acque di un acquario. Ognuno di loro a suo modo sarà preso, avvinto e sconvolto da questo incontro, perché Lei dolce e innocente si nutrirà dei loro sentimenti, farà riemergere dalla loro mente ricordi che si erano persi nell’oblio del tempo.

Sirena d’aprile di Remo Guerrini è stato pubblicato da Alacràn Edizioni e rappresenta la prima uscita della nuova collana Decanto. Il romanzo di Guerrini è in realtà una favola, una splendida favola adulta e cruda, tenera e ironica, che trascina il lettore fra sentimenti e ambientazioni in continua creazione, fra amori e meraviglia, fra la dolcezza del mare della Liguria e le mille luci di un accecante Parigi.

La narrazione è avvolgente e ben calibrata, la struttura del romanzo si dipana felice pagina dopo pagina e rivela una non comune padronanza degli strumenti narrativi, che l’autore usa senza remore in una felice commistione di toni.

La scrittura è morbida ed evocativa. Brevi pennellate e lievi descrizioni appena accennate riescono a creare un mondo di sensazioni forti e reali, che toccano nel profondo, smuovono gli animi e fanno riaffiorare luci, colori e immagini che sembravano perduti, tanto nella mente dei protagonisti, quanto in quella dei lettori. Il tutto per condurci, attraverso quei luoghi e quei tempi (ma in fondo anche attraverso noi stessi), fino al sorprendente e sconvolgente finale che chiude una favola che in realtà ha aperto in noi porte e interrogativi.