Il commissario Zarotti ha abbandonato il caos e la multiforme frenesia di Milano e si è trasferito nell’apparente tranquillità di Cremona. Circondata dalla brumosa pianura padana e lambita dal grande fiume, la città si mostra indolente e sonnolenta, una piacevole cittadina immersa nella campagna con i suoi ritmi lenti, con la cordialità di persone che si conoscono da una vita. Ma non tutto è quello che sembra. I silenzi della pianura e le giornate di piacevole serenità vengono spezzati e travolti, sconvolti e piegati da una serie di inspiegabili omicidi. Alcune donne vengono trovate morte e al centro di tutto sembra esserci Eugenio Ginelli, un agricoltore di quelli tosti, gran lavoratore animo forte e concreto, ma anche gran bevitore e impenitente donnaiolo.
All’ombra del Torrazzo di Filippo Genzini, è stato da poco pubblicato dalla Robin edizioni, e rappresenta la seconda indagine del commissario Zarotti, dopo l’ottimo esordio di Fotografie (Robin, 2010).
La scrittura di Genzini è piacevole e articolata, attenta alle descrizioni e a creare la giusta ambientazione, ad evocare le giuste atmosfere. Il periodare e fluido senza mai essere banale, i dialoghi sono efficaci e freschi, i personaggi vengono ben descritti, anche per il tramite di pochi e significativi dettagli, le psicologie sono ben descritte e accattivanti.
La storia si muove lungo un duplice sottinteso binario, fra la grande città e la piacevole provincia, fra ombre del passato e misteri del presente. La struttura narrativa è articolata, i colpi di scena si susseguono, fino all’inaspettato e crudele finale.
Su tutto si muove il commissario Zarotti, un uomo complesso e problematico che ci guida nei meandri della mente umana e nelle pieghe del crimine. Il nostro inquirente si conferma uno dei personaggi più interessanti del nuovo giallo regionale. Una linea narrativa che pone fra i protagonisti delle vicende il territorio, con le sue peculiarità e le sue contraddizioni, che guidano, muovono e condizionano i pensieri e le azioni degli uomini, di fronte alla vita e alla morte, all’amore e all’odio.
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