Lasciato temporaneamente a riposo il maggiore Morosini in Africa Orientale Italiana, lo scrittore torinese Giorgio Ballario torna sugli scaffali con un nuovo protagonista, il detective privato Hector Perazzo, un ex-poliziotto argentino di origine italiana che a metà degli anni Ottanta ha percorso a ritroso le orme degli avi, aprendo a Torino un’agenzia di investigazioni.
Gli capita un caso apparentemente semplice, ma che nasconderà più di un’insidia: deve recuperare il manoscritto trafugato a un illustre scrittore da parte del giovane Marzio, il suo ghost-writer, che tiene la celebrità letteraria sotto scacco e sotto ricatto. Per svolgere il suo incarico, dovrà lasciare Torino per recarsi nell’assolata isola di Creta, dove troverà ad attenderlo una vicenda ben più intricata del previsto, ricca di tensione e colpi di scena. A complicare lo scenario sono infatti una partita di droga trafugata a una spietata banda di narcotrafficanti, due giovani donne che si contendono il cuore di Marzio e le velleità di questo giovane ghost-writer alla ricerca di una crescita e di una maturazione come uomo. Ad aiutare Hector, un anziano poliziotto greco in pensione che gira per l’isola su una sgangherata Mirafiori.
Tra Chandler e Markaris, Il volo della cicala è un romanzo ben scritto, con una trama ricca di emozioni forti, sentimento e grande attenzione per le ambientazioni e la psicologia dei personaggi. Consigliato.
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