Cara Åsa, benvenuta a ThrillerMagazine…

Grazie! Sono molto contenta di essere stata invitata.

Tra i tuoi libri, “Nefilim” è il primo ad essere tradotto in Italia. Di cosa parla?

Quando la eco-warrior Nova e due suoi amici decidono di agire contro le corporazioni più irresponsabili verso l’ambiente, non sanno che un’organizzazione che agisce nell’ombra condivide i loro obiettivi, anche se per motivi un po’ diversi. A differenza degli attivisti, gli appartenenti a questa organizzazione sono spietati in modo agghiacciante nel perseguire il loro scopo. Non si fermano dinnanzi a nulla, non importa quante vite debbano andar perdute. Nova si ritrova presto incastrata in una serie di macabri omicidi. Dovrà mettere insieme indizi biblici per svelare i misteri del passato e del presente.

Vuoi dirci qualcosa di più su Nova Barakel?

E’ una giovane attivista di Greenpeace, mente e anima molto coinvolte dall’ideale. Vive a Stoccolma. Sua madre è appena morta in un incidente d’auto, lasciandola sola in una casa nella zona più vecchia della città.

Nova ha anche ottimi gusti musicali. I miei.

L’attuale minaccia che deriva dai reali problemi ambientali insieme ai misteri di un antico e mistico passato. Un’idealista e persino troppo coinvolta “guerriera” ambientalista e un’eredità dai tempi della Genesi. Come sei giunta a decidere di scommettere su tale combinazione?

Stavo guardando un programma TV sul riscaldamento globale, sull’innalzamento delle acque. Il Diluvio Universale, l'alluvione nel Vecchio Testamento, fu creata da Dio per sbarazzarsi della maligna progenie nata dall’unione tra angeli caduti ed esseri umani, i Nefilim. Il mio pensiero è stato: perché un nuovo diluvio sta arrivando ora?

La lista dei “Dirthy Thirty” non è un’invenzione narrativa…

No, è la lista stilata dal WWF con le centrali energetiche più inquinanti d’Europa (http://wwf.panda.org/about_our_earth/aboutcc/cause/coal/dirty_30/dirty30_ranking.cfm). Nova è alquanto irritata dal fatto che quattro di queste siano proprietà della società svedese Vattenfall.

Mi sono letto alcune recensioni e interviste circa Nefilim. Ad essere sincero, ho l’impressione che (con l’intenzione – sbagliata – di stabilire “a tutti i costi” un parallelo con la Lisbeth Salander della Trilogia del Millennio di Stieg Larsson) ci si sia focalizzati troppo solo su Nova. In questo modo, si rischia di dimenticare gli altri protagonisti. Per esempio, Amanda, l’ispettrice di polizia chiamata ad investigare sulla catena di efferati omicidi. Amanda non è un semplice personaggio secondario. Non seconde me, almeno. Sbaglio?

Sono completamente d'accordo.

Nova è una donna giovane, forte, ma qui il parallelo Lisbeth finisce. Ma c'è anche la più matura ispettrice di polizia Amanda, la cui importanza nel libro è quasi pari a quella di Nova. Nella mia opinione, lei è tanto interessante quanto Nova; così come credo che molti lettori possano far riferimento più a lei.

Soundtrack per Nefilim?

Ho collaborato con una rock band chiamata Undecimber. Vai sul mio sito web (http://www.asaschwarz.com/) e ascolta “Death by Design”, la colonna sonora di Nefilim.

Ho letto che sei anche una lettrice di fantasy. Hai mai pensato di tentare questo genere pure come scrittrice?

Amo operare trasversalmente al confine tra realtà e fantasia, in molte forme. Preferisco utilizzare la realtà di ogni giorni nei miei libri, per poi aggiungerci gli elementi sovrannaturali. E’ così in Nefilim, ma persino di più nel seguente “Dead Angel”.

Gli scrittori e i libri che ami – o hai amato – di più?

Da bambina ho amato “Le Cronache di Narnia”, poi sono venuti “Il Signore degli Anelli” e le storie di Jules Vernes.

Attualmente, due dei miei favoriti sono John Ajvide Lindqvist e il Patrick Süskinds de “Il profumo”.

 

In tutta franchezza: al momento, vedo una sorta di “invasione” narrativa dal nord Europa.; )  Pare proprio essere il nuovo “must” comune a tutti gli editori in Italia (ma – per quel che ne so – anche in giro per il mondo) l’avere in catalogo almeno un paio di scrittori da Svezia, Danimarca, Finlandia, Norvegia… Sembra essere il nuovo trend di mercato, cosi come lo è stato lo stile “codicedavinciano”, il rinascimento del fantasy, la moda del vampiro adolescente, e così via.

Ad ogni modo, è un fenomeno interessante. E sostanzialmente positivo. In effetti, è l’opportunità per scoprire buoni e persino eccellenti autori non anglosassoni, che possono così valicare i confini di visibilità, ristretti dai parametri di lingua e nazione, anche nel caso della letteratura di genere, come il giallo, il thriller, il noir e l’horror.

Qualche commento da parte tua su quanto affermato?

Hai ragione. Il Nord Europa vanta una lunga tradizione nel giallo. In Svezia abbiamo persino corsi serali a riguardo. Penso che dobbiamo a Stieg Larsson se il resto del mondo ha aperto gli occhi sul nostro lavoro. Abbiamo anche eccellenti autori horror che contribuiscono ad un ancor più interessante mix tra horror e noir.

Come lettrice, quali sono i tuoi connazionali che apprezzi di più?

John Ajvide Lindqvist (horror eccellente), Johan Theorin (dark, giallo folkloristico) e Leif G.W. Persson (giallo tradizionale, buono).

Cosa ci racconti invece dei tuoi romanzi precedenti, “And shackle Lilith in chain” e “Stigma”? Sono anche questi thriller?

 “And shackle in chains” parla di Lena, la quale scopre un vecchio diario attraverso il quale inizia a portare alla luce un antico, e molto ben tenuto, segreto: l’esistenza di un culto che ha adorato Lilith per secoli. Lilith è la prima moglie di Adamo, prima di Eva.

E’ lo stesso tipo di romanzo di Nefilim, un thriller che flirta con il sovrannaturale. Tra l’altro, il libro si conclude proprio in Italia, nelle Cinque Terre.

“Stigma” è un horror più tradizionale. Ritroviamo ancora Lena, questa volta assieme alla sua madrina, Ulla. Fanno un viaggio assieme sulle Alpi, per una settimana di arrampicate e relax. Il primo giorno, una ragazza del gruppo scopre un vecchio corpo dove il ghiacciaio si sta sciogliendo. Per quanto colpita dall’esperienza, Lena la supera. Invece Lena appare non essere più se stessa. Cosa le è successo su quella cengia? Tornando a Stoccolma, scoprono presto che la forza malefica che si è scatenata ha seguito il loro percorso. 

In quali nazioni sono venduti i tuoi libri, e da quali hai ricevuto un benvenuto più caldo dalla critica e/o dai lettori?

“Nefilim” è stato per ora pubblicato in cinque paesi, però i diritti sono stati venduti in quindici nazioni. Tutto ciò è successo negli ultimi mesi. Per quanto ho appurato googlando, ho avuto recensioni molto buone in Brasile, Germania e Francia.

Altri paesi distribuiranno il libro proprio questa primavera. Sono quindi abbastanza in ansia.

E’ prevista la traduzione di un altro tuo libro in Italia?

Il seguito di Nefilim è alle battute finali e verrà pubblicato in Svezia questo autunno. Per la sua pubblicazione in Italia non so ancora dirti.

Grazie Åsa per essere stata con noi. Un ultimo messaggio per i lettori italiani?

Ho promesso al mio editore almeno quattro libri su Nova, e sarà sicuramente un piacere scriverli. Spero divertiranno voi, in seguito.

E poi, già che ci siamo… l’Italia è da sempre il mio posto di vacanza preferito!

Invitatemi pure a presentazioni, ad autografare libri e ad altre cose carine. Nel frattempo, raggiungetemi su Facebook!