La casa editrice Edizioni Uroboros apre il 2011 con una grande iniziativa per gli appassionati di lettura. E’ infatti partito ufficialmente il concorso per la ricerca del prossimo titolo da pubblicare nella collana Libridine.
Come? Basta suggerire via e-mail (i contatti sul sito www.edizioniuroboros.it) o su Facebook (facebook.com/uroboros.edizioni) titoli di romanzi di autori italiani dell’800 attualmente assenti dai cataloghi di altri editori ma che i lettori e le lettrici vorrebbero vedere ripubblicati. A chi proporrà il titolo che Edizioni Uroboros deciderà di pubblicare andrà un premio, in libri naturalmente! Il vincitore o la vincitrice riceverà infatti un buono da 150 euro da utilizzare in una Libreria Feltrinelli a scelta.
LIBRIDINE è il nome che Edizioni Uroboros ha scelto per presentare grandi libri del passato dimenticati negli anni, ma che mantengono ancora modernità e stile. La collana quindi li ripropone al grande pubblico non come semplici riedizioni ma recuperando anche elementi storici come le copertine originali, vera chicca per i bibliofili. Inaugura la collana Il cappello del prete, che oltre ad essere il romanzo più famoso di Emilio de Marchi (pubblicato per la prima volta nel 1887) è anche il capostipite di un intero genere letterario: il noir.
Edizioni Uroboros è nata nel 2010 a Milano e ha al suo attivo tre collane: oltre a “Libridine”, ci sono “Bookarest”, che si occupa della narrativa dei Paesi da poco entrati nell’Unione Europea, e “Neoteroi”, collana di narrativa sperimentale, in cui vengono pubblicati giovani autori inediti, alla loro opera prima.
La sfida che Uroboros si propone è quella di diffondere nicchie editoriali ancora poco esplorate, e per questo con un forte potenziale di interesse, anche in un mercato apparentemente saturo come il nostro.
L’obiettivo è quello di fare editoria di qualità, puntando su un progetto culturale organico e coerente, che utilizzi i libri e la letteratura come forma di conoscenza reciproca tra popoli e culture diverse, e che promuova forme di contaminazione artistica tra editoria, teatro e musica.
L’uroboros scelto come simbolo rappresenta l’eterno ciclo della vita, in cui inizio e fine si fondono, gli opposti finiscono sempre per incontrarsi e riscoprirsi parte di uno stesso cerchio.
Appuntamento dunque sulle pagine di Facebook o sul sito della casa editrice Uroboros per segnalare titoli appassionanti e mai dimenticati, ma svaniti dagli scaffali delle librerie. La caccia è aperta!
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