Avete sempre pensato che la vita fosse un cabaret e un giorno scoprite che è un orgasmo…

Lo sapete che, in stato di coma, si può scegliere di stare alle Maldive o su un’amaca in cortile, a guardare le lucciole in piena estate, o in un posto qualsiasi, purché si pensi con chiarezza? E che, quando si muore, si impara a fare un sandwich d’acqua, con le mani unite a coppa, sotto il rubinetto? E la conoscete la prima lezione che si apprende in purgatorio? Imparare a rivivere la propria vita, da due prospettive diverse. Nel mondo magico di Mele bianche, Vincent Ettrich è morto (anche se non ricorda nulla della malattia), ma è stato riportato in vita, per una missione da compiere: proteggere suo figlio dal Caos, che intende impedirne la nascita. Perché il figlio di Vincent, ancora in grembo alla madre, è destinato a salvare l’Universo.

In un caleidoscopio di colpi di scena, una galleria di personaggi originali: dal protagonista Vincent, dongiovanni recidivo, con i giorni contati per ricordare la lezione appresa nell’aldilà, a Isabelle Neukor, la fidanzata in dolce attesa e già consapevole dei poteri del bimbo, a Coco, affascinante angelo custode, innamorata, suo malgrado, del proprio protetto. Per completare la rassegna, Dio è un mosaico, le cui tessere sono le esistenze di tutti gli essere di tutti i tempi, il Caos un grassone che ondeggia come un pinguino, la Morte una lezione di vita da apprendere e il Purgatorio una scuola dove imparare a morire. Esilarante, surreale, ipnotico, travolgente: il microcosmo di Jonathan Carroll fa paura quanto Hitchock, quando non fa ridere quanto Jim Carrey. Tradotto in tutto il mondo, è il romanzo di maggior successo di critica e pubblico dello scrittore newyorkese.