Dalla fine di novembre è nelle librerie L’assedio (Siege, 2010), il romanzo d’esordio dello scrittore americano Jack Hight. Il volume ha un sottotitolo indicativo: Costantinopoli 1453 in quanto il tutto si svolge in quel tragico anno quando La capitale dell’Impero Romano d’Oriente cadde in mano ai turchi. Era l’ultimo e più lontano avamposto della cristianità.

L’autore è stato molto abile a inserire in un contesto storico reale e molto ben descritto delle avventure scaturite dalla sua fantasia.

I vari personaggi che si muovono nella storia narrata da Hight sono assolutamente reali come il Conte Giovanni Giustiniani Longo di Genova che assunse la difesa di Costantinopoli e lo fece in maniera superba; L’Imperatore Costantino; Il sultano Maometto II°, la principessa Sofia e molti altri. alcuni personaggi minori sono stati per forza inventati, come sono inventati i rapporti assolutamente non sereni tra il sultano Murad e suo figlio Maometto, e l’amore nato tra Longo e la principessa Sofia.

Sono reali, anche se alcuni un poco forzati, i complotti, le cospirazioni, i tradimenti, gli avvelenamenti e molto altro che avvenivano sia presso la corte di Costantinopoli che nei palazzi dei sultani turchi e sono molto ben descritti i rapporti del sultano con la moglie, le favorite, le lotte all’interno dell’harem.

Ne è scaturito un romanzo avvincente, che descrive di volta in volta le azioni dei vari protagonisti, l’assedio alla città, la sua strenua difesa e infine la conquista, il suo saccheggio e la fuga dei pochi sopravvissuti fra cui proprio Giustiniani Longo che comunque era gravemente ferito, morì poco dopo.

Un romanzo che ha tutte le caratteristiche di un thriller storico e avventuroso.

Jack Hight è americano ed è laureato in storia medievale.

 

un brano:

“Longo giaceva immobile sotto i corpi di due soldati morti. Aspettava che passassero le ultime truppe turche. Dopo aver sbaragliato la crociata cristiana, ora il nemico camminava intorno a lui sul campo, affondando gli stivali nella terra inzuppata di sangue.

Alla fine calò il silenzio, interrotto soltanto dai gridi striduli dei corvi. Uno si posò su un cadavere vicino a Longo e si mise a becchettare la carne tenera del viso.

Si alzò indolenzito, diede un calcio al corvo che volò via gracchiando, poi sfoderò la spada, una lunga lama sottile di acciaio grigio scuro. La battaglia non era finita e il cavaliere, tra i gemiti dei feriti, iniziava ora a combattere.”

 

1453: da più di mille anni le mura di Costantinopoli proteggono la capitale del glorioso impero romano d’Oriente, ultimo avamposto del la Cristianità. Ma le armate turche hanno circondato la città, i loro poderosi cannoni sono puntati contro i bastioni, e nessuno verrà in aiuto degli assediati: l’ultimo esercito crociato è stato distrutto nella pianura del Kosovo. Mentre si prepara la battaglia finale, tre figure cercano di imprimere il proprio sigillo sugli eventi: il giovane sultano Maometto, appena tornato dall’esilio e voglioso di dimostrare la sua grandezza; l’orgogliosa principessa bizantina Sofia, estremo baluardo della gloria passata; il coraggioso diplomatico e generale italiano Giovanni Longo, che ha anche ragioni molto personali per combattere fino alla morte. Dalla loro sfida, in un crescendo di complotti, doppi giochi e tradimenti tra gli assalitori turchi e nella corte imperiale, dipenderà il destino di un mondo, e una delle grandi svolte nella storia dell ’umanità.

 

L’assedio. Costantinopoli 1453 di Jack Hight (Siege, 2010)

Traduzione Doriana Comerlati

Rizzoli, collana Rizzoli HD, pagg. 392, euro 18,00

ISBN 978-88-17-04398-4