Con il vice ispettore di polizia James Carlton…
Chi vuole beccarsi un bel libro sgangherato e raffazzonato d’autore prenda L’uomo che scherzava di Edgar Wallace, Rusconi 2010, con bella copertina e ottima impaginatura.
Butto giù quello che sono riuscito a capire, che non è molto e neppure chiaro. Personaggio principale il vice ispettore James Carlton “l’uomo più privo di scrupoli che abbia mai militato nelle file di Scotland Yard. Un giorno sarà irrimediabilmente rovinato o irrimediabilmente promosso”. Detto dal suo “nemico” Stratford Harlow, ricchissimo uomo di affari poco, pochissimo puliti. Uno scontro a due. Intanto viene rapinata la cassaforte di Arthur Ingle (spariscono dei documenti) che è in prigione e sua nipote Aileen Rivers, segretaria presso l’avvocato Stebbings, è corteggiata dallo stesso Harlow con buon successo “Quell’uomo le piaceva.Credeva alla sua sincerità. Forse era un furfante, ma con lui si sentiva stranamente al sicuro”. Un classico.
Andiamo avanti. Storia della fortuna di Harlow che vuole incontrare Ingle (perché?), la signora Gibbins che fa le pulizie nell’appartamento di Ingle trovata morta (uccisa o semplice disgrazia?). Altri personaggi: il signor Ellenbury che dirige la Rata, società per azioni, ed è come un lacchè di Harlow, esegue impaurito i suoi ordini; il ministro degli esteri Joseph Layton che annuncia una falsa forte tensione fra il governo inglese e francese. Panico sui mercati e chi ci guadagna è sempre il solito. Ministro sparito, ritrovato ubriaco (drogato?) con la faccia scura, non si ricorda di niente. Ellenbury se ne sta andando via con un bel malloppo, visto da Aileen vuole ucciderla con una scure, finale con stanzette segrete, incasinamento generale, travestimento ed è tutto uno scherzo, mah…
Uno dei libri meno curati e tirati via che abbia mai letto. Però Wallace, che scriveva, scriveva e scriveva e vendeva, vendeva e vendeva aveva un gran bel numero di lettori e allora avrà ragione lui.
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