Il giorno 26 novembre sarà nelle sale cinematografiche il film The killer inside me tratto dall'omonimo romanzo che viene ora ristampato da Fanucci Editore con il titolo L'assassino che è in me (The Killer Inside Me, 1952).
Un romanzo noir che ha avuto un grande successo, scritto nel 1952 da Jim Thompson che nella sua purtroppo breve stagione di scrittore ci ha regalato molti capolavori.
Come abbiamo scritto il film che sarà a breve nelle sale cinematografiche è stato diretto da Michael Winterbottom e interpretato da Casey Affleck, Jessica Alba e Kate Hudson. Sicuramente un film da non perdere come è da leggere il relativo romanzo.
Nel romanzo, la narrazione è del protagonista, siamo in un piccolo paese del Texas, dove tutti si conoscono e chi giunge da fuori è uno "straniero". C'è un vice sceriffo, Lou Ford che nel tempo si è costruito la fama di uomo giusto e probo ma che nel profondo del suo animo nasconde una parte malata che sino a ora è riuscito a non fare emergere, anche se in gioventù aveva abusato sessualmente di una ragazza, ma aveva evitato il carcere perchè suo fratello Mike se ne era assunta la colpa.
Poi tutto accade quando un magnate locale gli chiede di scacciare dal paese una "forestiera" che si porta a letto il proprio figlio. L'incontro tra Lou e la giovane prostituta Joyce Lakeland finisce in un match di schiaffi e sesso sfrenato e la violenza a lungo repressa esplode incontenibile.
La relazione tra i due prosegue sempre a base di sesso e violenza e a questo si aggiunge voglia di soldi e vendetta verso il magnate locale.
Jim Thompson è nato ad Anadarko, Oklahoma, nel 1906. In gioventù ha fatto tantissimi lavori che lo hanno portato a contatto con i personaggi che popoleranno i suoi libri. Inizia a scrivere racconti basandosi su veri fatti di cronaca. Negli anni Trenta dirige la sezione dell'Oklahoma del Federal Writers' Project, istituito da Roosevelt dopo la crisi del 1929, e aderisce al Partito comunista americano. Dopo aver pubblicato due romanzi con scarso successo negli anni Quaranta, nel 1952 pubblica L'assassino che è in me (Fanucci, 2003) e successivamente scrive altri quattordici romanzi di successo; sempre più segnato dall'alcolismo, negli anni Sessanta riesce a estrarre dal cilindro altri capolavori, come Colpo di spugna (Fanucci 2004) e altri.
Dal romanzo Una vita da niente è stato tratto il film The Kill-Off (1989), diretto da Maggie Greenwald.
Jim Thompson muore, solo e dimenticato, nel 1977.
Lou Ford è il vicesceriffo di una piccola città del Texas. La cosa peggiore che si può dire di lui è che sia un po' noioso, un po' troppo lento, a volte saccente.
Ma nessuno immagina il suo male nascosto, la malattia che lo ha quasi rovinato quando era giovane. E quel male è di nuovo sul punto di tornare in superficie, irrefrenabile e violento. Perché la vita non ha niente da dare agli uomini come Lou, se non brevi momenti di feroce energia, sempre raggelati dall'oceano nero del destino.
Pubblicato originariamente nel 1952, L'assassino che è in me ha sancito il culto noir dello scrittore americano, ed è stato incluso dalla prestigiosa Library of America nel volume dedicato al noir americano degli anni Cinquanta, insieme a opere di Patricia Highsmith e David Goodis. È inoltre considerato uno dei più travolgenti e coraggiosi romanzi noir mai scritti.
Narrato dal punto di vista di un personaggio in apparenza normale ma intimamente violento e sanguinario, L'assassino che è in me esplora l'inferno privato di uno psicopatico attraverso una narrazione audace e innovativa. Un'impietosa corsa verso il disastro e il fallimento, che non lascia spazio a nessuna speranza o futuro possibile.
L’assassino che è in me di Jim Thompson (The Killer Inside Me, 1952)
Traduzione Anna Martini, Fanucci Editore, collana Cinema, pagg. 219, euro 16,00 - ISBN 978-88-347-1657-1
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