Dal 20 di ottobre in libreria troviamo un nuovo romanzo scritto dal creatore di Lincoln Rhyme, un thriller psicologico che non lascia tregua, dal titolo La figlia sbagliata (Speaking in Tongues, 2003).
Lo scrittore è ovviamente il bravissimo Jeffery Deaver, uno scrittore che da anni sforna capolavori uno dietro l'altro.
C'è sempre una grande attesa per l'arrivo in libreria di un nuovo romanzo di Jeffery Deaver e sono migliaia i suoi affezionati lettori, sicuri che un suo romanzo non delude mai.
Questa volta l'autore non ci parla del suo protagonista preferito, Lincoln Rhyme ma la protagonista è Megan, una ragazza poco più che adolescente che è in grande crisi sia per la separazione dei genitori, entrambi già un poco assenti nella vita della ragazza, che ha già tentato di suicidarsi, lei ora vive con la madre il cui interesse primario è cercare di restare giovane e conquistare un uomo dietro l'altro, il padre è avvocato sempre impegnato nel lavoro.
Megan per i suoi disturbi si deve recare dallo psicanalista e un giorno le comunicano che al posto il suo dottore sarà sostituito per breve tempo da altro psicanalista.
La ragazza senza sospettare nulla si presenta all'appuntamento e il nuovo psicologo, Aaron Matthews, dopo averla sedotta, la narcotizza, e la trascina con sé in un viaggio insanguinato da una serie di delitti. Matthews porta avanti un piano perfetto, costruito con lucida follia e animato da una feroce sete di vendetta. Solo il padre di Megan, tormentato dai sensi di colpa, potrà strapparla a un destino segnato. Ma prima dovrà salvare la propria vita.
Jeffery Deaver è nato a Chicago nel 1950, ha fatto vari mestieri (cantante, giornalista) e ha esercitato anche la professione di avvocato e nel 1990 ha deciso di dedicarsi completamente al mestiere di scrittore. Sino ad oggi ha scritto varie serie di cui la più lunga e articolata è quella dedicata a Lincoln Rhyme (nove titoli); Rune (tre titoli); John Pellam (tre titoli) e la più recente dedicata a Kathryn Dance (due titoli).
Deaver ha scritto inoltre altri 14 romanzi a se stanti e tre "collections".
E' notizia recente che gli eredi di Ian Fleming hanno affidato a Jeffery Deaver il compito di scrivere altri romanzi che avranno, ovviamente, come protagonista James Bond.
Megan Collier è una ragazzina "difficile": timida, solitaria, piena di rabbia. Rabbia soprattutto nei confronti dei genitori, Bett e Tate, divorziati da poco e troppo presi da se stessi per accorgersi di lei. Fortuna che ora c'è il dottor Peters, il suo nuovo psicanalista. Gli sono bastate poche sedute per stregare Megan: con il suo sguardo magnetico e la voce ferma e suadente, è il solo che riesca a far crollare le barriere della ragazza. Finché un giorno, all'improvviso, Megan scompare. Adesso i suoi genitori dovranno per forza accorgersi di quella figlia che non si erano mai preoccupati di conoscere, e che forse ha voluto fuggire proprio da loro. Ma Megan non è scappata: ben presto, infatti, dietro la sua sparizione si profila una lucida trama di ricatto e vendetta, ordita da qualcuno in grado di tenere in scacco Megan, e abilissimo a scavare nel passato della famiglia Collier. Se vogliono salvare la figlia, e scoprire chi li ricatta e perché, Tate e la sua ex moglie dovranno scendere negli inferi del proprio passato, camminando loro stessi, insieme al misterioso ricattatore, in bilico sul sottile confine tra realtà e follia. Tra continui ribaltamenti di prospettiva, colpi di scena e una tensione sempre sul punto di esplodere,
La figlia sbagliata di Jeffery Deaver (Speaking in Tongues, 2003)
Traduzione Maria Baiocchi e Anna Tagliavini, Rizzoli, collana Rizzoli Best, pagg. 358, euro 18,50
ISBN 978-88-17-04370-0
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