Dalla fine di settembre è disponibile nelle librerie un nuovo romanzo dello scrittore galiziano Domingo Villar che presenta la seconda indagine dell'ispettore Leo Caldas nel romanzo La spiaggia degli affogati (La playa de los ahogados, 2009) pubblicato da Kowalski.
Il precedente romanzo con protagonista Leo Caldas era stato pubblicato con il titolo Occhi di acqua. Un'inchiesta in Galizia (Ponte alle Grazie – 2008).
Nel romanzo lo scrittore ci descrive una Galizia che nel mese di ottobre si presenta svuotata dalle torme di turisti e restano le spiagge vuote con il clima uggioso del Nord della Spagna, restano i pescatori che continuano ad andare in mare al mattino e a passare i freddi pomeriggi a bere nelle bettole.
A sconvolgere questa tranquillità è il ritrovamento del corpo di Justo Castelo, un marinaio, è affogato, chiaramente un omicidio in quanto ha le mani legate.
Così inizia l'inchiesta dell'ispettore Leo Caldas che insieme all'agente Rafael Estévez inizia a interrogare la taciturna comunità di Panxòn.
Caldas e l'agente Estévez hanno dei caratteri completamente diversi, solitario e di poche parole l'ispettore galiziano, diretto e impulsivo l'agente aragonese – che, tra gli alti e bassi del loro difficile e a tratti comico rapporto, riusciranno a venire a capo anche di questo intricato caso.
Domingo Villar è nato a Vigo nel 1971, attualmente vive e lavora a Madrid, come sceneggiatore cinematografico e televisivo. Grande esperto di vino, da anni è critico gastronomico per un'emittente radiofonica e alcuni periodici.
Il suo primo romanzo con protagonista Leo Caldas, Occhi di acqua. Un'inchiesta in Galizia (Ponte alle Grazie, 2008), tradotto in sei lingue, è stato un libro pluripremiato: Premio Sintagma, Premio Brigada 21, Premio Frei Martín Sarmiento in Spagna, e finalista in due categorie ai Crime Thriller Awards inglesi.
La spiaggia degli affogati ha vinto il Premio Antón Losada Diéguez 2010, quello del libro dell'anno per la Associación de Libreros de Galicia, è stato finalista al Premio Libro del Año del Gremio de Libreros de Madrid 2009, del Premio Novelpol 2010 e San Clemente 2010.
Il cadavere di un marinaio viene ritrovato sulla spiaggia di un paese di pescatori a pochi chilometri da Vigo, in Galizia. L'uomo è affogato con le mani legate dietro la schiena, un passato burrascoso alle spalle e un amuleto in tasca.
La verità su quella domenica di autunno in cui il marinaio è stato visto a bordo della sua lancia emergerà lentamente, tra le reticenze dei galeghi e le partite a domino nelle taverne, accompagnate dagli immancabili bicchieri di vino "blanco". A indagare è il malinconico e riflessivo ispettore Leo Caldas, aiutato dallo schietto e a tratti irruente collega Rafael Estévez.
L'inchiesta si muove tra Vigo, dove Caldas è suo malgrado una celebrità alla radio locale, e Panxón, dove le fotografie di un vecchio prete e i racconti dei lupi di mare porteranno a galla il caso irrisolto di un peschereccio naufragato anni prima durante una tempesta annunciata.
In un paese di mare, del resto, quando una nave s'inabissa, il lutto e il ricordo non finiscono mai.
"Avec le temps, avec le temps, va, tout s'en va / On oublie le visage et l'on oublie la voix" cantava Léo Ferré. E, come i vecchi marinai, nonostante il tempo passato, Caldas non dimentica né il volto né la voce della sua Alba. Né il tintinnio di quel ciondolo che sentiva suonare la notte.
La spiaggia degli affogati di Domingo Villar (La playa de los ahogados, 2009)
Traduzione Simone Cattaneo, Kowalski – Apogeo, collana Narrativa Kowalski, pagg. 449, euro 19,00
ISBN 978-88-7496-691-2
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