Con il giovane ispettore Poole…

Il segreto di Tassart di Henry Wade, Mondadori 2010.

Lord Henry, conte di Grayle, vive a Tassart con la bella moglie Helen, il figlio Charles e la di lui consorte lady Katherine. In pessime condizioni di salute (grave nevralgia facciale) e in pessimo stato finanziario. La sua fine è una morte per avvelenamento attraverso una coppia di veleni che interagiscono fra loro.

A indagare il giovane ispettore Poole di Scotland Yard: composto, corretto, di buona educazione, fuma la pipa, si sposta in bicicletta e pure in moto. Classica investigazione attraverso l'interrogatorio della famiglia compresa la servitù e di tutti coloro che in qualche modo conoscevano il conte. Sospettato il maggiordomo Moode (un vecchio classico).

Poole cerca di ricostruire le scene anche mentalmente, è attento alle reazioni degli interlocutori e a non  "saltare a conclusioni avventate e di fondarvi sopra la soluzione di un caso". Insomma un tipo metodico e, diciamolo pure, un po' pallosetto, sempre intimidito davanti ai suoi superiori e alla ricerca della loro approvazione (i complimenti lo fanno arrossire).

Di mezzo uno strano movimento di mobili antichi e di uno scrigno piuttosto importante, il ricatto, un laboratorio segreto.

Prosa tranquilla, curata, minuziosa, tesa a sviscerare ogni tipo di soluzione piuttosto che a provocare emozioni.

Per la rubrica I segreti del Giallo l'articolo I seicento volti di J.J. Marric di Giulio Leoni. Qui si parla di John Creasy, infanzia difficile, diversi mestieri ma lui vuole diventare a ogni costo scrittore. Colleziona ben 743 (settecentoquarantatre!) rifiuti, poi libri a go-go, pseudonimi a go-go e personaggi a go-go fino a quello più famoso: Richard George Gideon, uomo tranquillo e pacato nella vita di ogni giorno ma inflessibile con i criminali.

Un bell'esempio, questo J.J. Marric, di ferrea e vittoriosa testardaggine!