Un classico nel classico: il cosiddetto "delitto della camera chiusa" è una sottocategoria di quei "delitti impossibili" raccontati nel giallo della prima metà del Novecento. Viene ritrovato un cadavere all'interno di una stanza chiusa ermeticamente dall'interno: com'è potuto avvenire un omicidio del genere? Prima o poi tutti i grandi autori di mystery si sono cimentati con questo classico, che richiede una profonda conoscenza del genere e una arguzia non comune, anche all'interno della comunità dei giallisti.
Nella mai abbastanza lodata collana dei "Bassotti" della Polillo, merita di essere recuperata l'antologia intitolata appunto I delitti della camera chiusa: un compendio perfetto di tutto quello che c'è da sapere sui casi impossibili ideati dagli autori più importanti del giallo. Il campo spazia dal 1897 al 1962: i casi sono tutti molto vari per ambientazione, arma del delitto e modalità di svolgimento, ma sono tutti accomunati dal fatto di fornire soluzioni sorprendenti. Magari non sempre plausibili al 100%: ma alla fine della lettura i racconti restituiscono un senso di sazietà intellettuale davvero completo. Particolarmente interessante il racconto storico della De la Torre (ricostruzione di un caso storico di camera chiusa) e il superclassico "Il terzo proiettile" di Carr, vertiginosa variazione sul tema in cui all'omicidio si aggiunge una sarabanda di misteri legati a pistole che non possono aver sparato.
Gli autori e i racconti: Robert Arthur Jr., “La 51a stanza sigillata” (pubblicato originariamente nel 1951); Matthias McDonnell Bodkin, “Omicidio per procura” (1897); Fredric Brown, “Mistero all’obitorio” (1943); John Dickson Carr, “Il terzo proiettile” (1937); Agatha Christie, “Il sogno” (1937); G.D.H. e M.I. Cole, "Il gufo alla finestra" (1923); Joseph Commings, “I delitti di X Street” (1962); Lillian de la Torre, “La prima camera chiusa” (1950); Richard Austin Freeman, “Il pugnale d’alluminio” (1909); Edgar Jepson & Robert Eustace, "La foglia di tè" (1925); C. Daly King, "L’episodio del chiodo e del requiem" (1935); Ronald A. Knox, “Dopo accurata ispezione” (1925); John F. Suter, “A mille miglia, nel cielo” (1956).
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