Segnatevi ‘sto film (Giustizia privata di F. Gary Gray), ma non per vederlo, piuttosto per girargli al largo.
Un brutto giorno due psicopatici piombano in casa di Clyde Shelton (Gerard Butler) facendo strage della famiglia. Miracolosamente sopravvissuto Shelton si aspetterebbe dalla una giusta condanna per i due assassini ma il procuratore Nick Rice (Jamie Foxx) preferisce una condanna mite per uno dei due piuttosto che correre il rischio di perdere la causa.
Ovviamente Shelton non la prende bene. Decide così di vendicarsi di tutti i protagonisti della vicenda, a suo modo tutti egualmente colpevoli.
Il revenge-movie in quanto genere continua ad essere esplorato con una certa frequenza (il recente Revenge di Johnnie To ad esempio…) con risultati alterni. Stavolta siamo dalle parti dei risultati parecchio deludenti, con personaggi appena abbozzati e una catena di esplosioni pressoché continua.
Ma ad affossare definitivamente il film è il balordo escamotage che consente a Shelton, rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, di fare il bello e il cattivo tempo.
Pensate alla soluzione più banale. Be’ è quella…
E pensare che avremmo accettato perfino l’ubiquità…
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