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C'era una volta in America
4 su 5
DVD vendita - 2 dischi
USA / Italia, 2003, Drammatico
di Sergio Leone con Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern, Joe Pesci, Danny Aiello
Tutti qualche volta perdiamo un po’ la testa
Racconto di Fernando Fazzari
Sì, però di solito la ritroviamo, eh Fernando?
LeggiPresentazione
Talvolta, al crepuscolo, le nebbie grigie si sono diradate per consentirmi fuggevoli sguardi su luoghi al di là dell’orizzonte; e talvolta, di notte, le acque profonde si sono fatte più chiare e fosforescenti per farmi scrutare nel loro letto. E quei brevi sguardi mi hanno rivelato non solo cose che esistono davvero, ma anche altre che potrebbero esistere, e altre ancora che esistettero una volta: perché l’oceano è più vecchio delle montagne, e trabocca delle memorie e dei sogni del tempo. (H.P.Lovecraft – La nave bianca)
Leggi[0] Presentazione
C’era una volta la tv italiana che basava il suo successo su quattro pilastri: il monopolio della RAI, il varietà del sabato sera, i film del lunedì sera e gli sceneggiati tratti da grandi opere della letteratura universale
Leggi[23] Gotico Padano. Le faccio il conto e... Le clono il bancomat
Della serie di chi fidarsi in questo mondo di ladri. Forse non degli esercenti vicentini che ti strisciano all’infinito la carta di credito per replicare i codici segreti, e farti prosciugare il conto corrente da una gang di delinquenti. Gente da cui prendere quanto meno le distanze, così come il professore che, durante una sua ora di lezione, non si accorge che quattro scolaretti sedicenni stanno seviziando in aula (e forse per l’ennesima volta) una loro povera compagna
Leggi[3] Avalon ovvero Il crepuscolo (virtuale) degli dei (digitali)
OKKKey, okKKKey. Nel mio ultimo passaggio on the edge ho gettato ossido di uranio nell’acquedotto di “Sin City” e ho bruciato sul rogo un paio di icone malamente taroccate, alias Quentin “il Fasullo” Tarantino e Robert “la Frode” Rodriguez. Piu’ di qualcuno non mi ha perdonato. Sorry, bozos: è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo. And, guess what, I’m just the man for the dirty job.
Questa volta, in pieno rovesciamento di fronte estremo, sono a tessere le lodi più che sperticate di un autentico diamante oscuro, un film destinato – a mio parere - a diventare un vero e proprio classico del limite. Questa volta, parlo di AVALON, il primo live action diretto da Mamoru Oshii, il tutt’altro che dimenticato ideatore/profeta di quello straordinario manga animato nipponico che e’ “Ghost in the Shell"
[11] Poker d'assi
Tra gli obiettivi che mi sono posto per Spie nel Mirino, c'è anche la riscoperta dei romanzi pubblicati in passato da Segretissimo, la collana della Mondadori dedicata alle spy stories. Si tratta di un bagaglio di narrativa principalmente evasiva, ad alta leggibilità, talvolta di pretese modeste (soprattutto però nei periodi di periodicità settimanale, dove lo sforzo editoriale era chiaramente notevole), ma - in genere - quantomeno di piacevole lettura. Insomma, nel rispetto di quella che era la missione iniziale delle collane da edicola.
In più di quattro decadi di pubblicazioni, non sono peraltro mancati titoli significativi, di alta qualità, veramente degni di nota. Di essere letti e - perché no? - riletti. Di sopravvivere, per una ragione o più, al tempo. Cercheremo di segnalarveli, in articoli futuri.
Questa volta, poiché Segretissimo ha spesso battuto la strada dei personaggi seriali, ho voluto chiedere al "Professionista" Stefano Di Marino quale fosse il suo... POKER D’ASSI
[7] Per un pugno di Yen
La retrospettiva dedicata dal FAR EAST FILM FESTIVAL di Udine alla casa di produzione Nikkasu specializzata in pellicole d’intrattenimento e d’azione ci offre l’opportunità di approfondire ancora una volta il mondo della Yakuza e i suoi rapporti con il cinema
LeggiC'era una volta il giallo
3 su 5
di Gian Franco Orsi - Lia Volpatti
Alacràn, 2005
Giancarlo De Cataldo. I volti di un narratore
Questa intervista è stata realizzata in due tranche, via e-mail, grazie alla eccezionale disponibilità di Giancarlo De Cataldo, che qui intendo ringraziare pubblicamente con la massima riconoscenza. L’impostazione del colloquio è volta a differenziare quest’intervista dalle altre, al fine di rappresentare uno sguardo ad ampio raggio sull’autore De Cataldo in tutte le sue sfaccettature ivi comprese le attività saggistiche, televisive, teatrali, cinematografiche) e non, com’è stato fatto più volte, soffermarci solo sugli ultimi suoi lavori di successo
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