Ricerca: «un-tempo-per-soffrire»
2010. 3° classificato - Seconda parte
«Spiegatemi una cosa, però, che ancora non abbiamo avuto il tempo di parlare come si deve», lo incalzò l’appuntato. «Ma come lo avete capito?».
LeggiMission: Impossible - protocollo fantasma
Un attentato terroristico distrugge il Cremlino. Il governo russo classifica l'attacco come "un atto di guerra non dichiarata". Il governo degli Stati Uniti attiva il "Protocollo fantasma" e l'intera Impossible Mission Force viene accusata dell'attacco. La squadra dovrà provare la propria innocenza e allo stesso tempo sventare un attacco nucleare...
LeggiMargin Call
Al Festival del cinema di Berlino il film è stato accolto dal consenso generale perché riesce nell’ardua impresa di esemplificare e far capire allo spettatore tutti i vari passaggi economici alla base della crisi con semplicità, ma allo stesso tempo con grande accuratezza e oggettività
LeggiAlberto Eva
L’espressione “letteratura di genere” mi provoca una eruzione cutanea. Sinceramente, il concetto ha fatto il suo tempo. Solo chi non lo ha capito, continua imperterrito a produrre la ricordata ribongia. Oggi, gli autori più avvertiti scrivono di giallo per parlar d’altro; ovvero, stendono romanzi che non necessitano di appendici classificatorie, anche se hanno il morto incorporato. Ritengo non piccolo merito del giallo italiano quello di aver fermato su carta, nel suo divenire, la storia del nostro Paese: questa la sua funzione (spesso di supplenza, rispetto all’anemica letteratura tout court),
LeggiElisa Guerra
Elisa Guerra, la Guerrera, portatrice di pizze a lavorare per Atef “pakistano lungimirante” con famiglia numerosetta a carico nel paese natio. A tempo perso (le vanno tutte male) giornalista pubblicista, studia criminologia, in lotta continua per un posto di lavoro sente “dileguarsi le speranze nel futuro”.
Leggi81. Jose Chung e gli X-Files
L’avevamo già incontrato in “Millennium”, ma è tempo di conoscere la prima avventura del più impiccione e curioso degli pseudoautori: Jose Chung
LeggiParabola del male tra realtà e finzione
“Vallanzasca è stato il figlio del suo tempo… non ha fatto che adeguarsi alla violenza voluta dal potere centrale.”
Intervista a Vito Bruschini
2009. 2° classificato
La polvere, sollevata da un’improvvisa folata di vento, impedì ai loro sguardi di raggiungersi, mentre l’ordine perentorio non lasciava tempo alla speranza
LeggiQuella notte alla Diaz. Una cronaca del G8 a Genova
A volte speriamo di lasciare un segno del nostro passaggio su una superficie; a volte scegliamo di non farlo. A volte non troviamo il modo e in alcuni casi qualcuno ha il potere di cancellare le nostre tracce.
Difficile dire quale sia la superficie adatta per lasciare quell’orma, affinché rimanga visibile a lungo e mantenga i suoi contorni quasi integri. Il fumetto è dotato di quel poter dire e si presenta come una delle superfici possibili perché è in grado di superare i limiti spesso sommessamente imposti all’atto creativo e al suo fruitore. Sono i testimoni, coloro che dovrebbero portare nello spazio e nel tempo - oltrepassando confini fisici, sociali, culturali e linguistici - la traccia della propria esperienza, se è vero che possiamo arrivare in luoghi diversi e ovunque solo attraverso lo sguardo di altri e altri ancora.
La Vergine delle ossa: intervista a Luca Masali
Incipit: «Era nudo, inchiodato a terra da paletti acuminati di legno che gli trapassavano i palmi delle mani e i piedi. La terra era secca e screpolata, come quello che resta dopo che il sole ha asciugato una risaia. Argilla grigia, dura come il ferro, come quella in cui suo padre si ammazzava di lavoro a piantare il riso, nelle lontane terre del Vercellese».
Luca Masali è nato a Torino, ma vive da tempo in Lombardia. Giornalista, ha pubblicato il suo primo romanzo, I biplani di D’Annunzio, vincendo il premio «Urania» di Mondadori nel 1995 e, l’anno successivo, il premio «Bob Morane» come miglior romanzo straniero al Festival del libro fantastico di Bruxelles. Negli ultimi anni, dopo aver pubblicato La balena del cielo (Urania Mondadori 1997, Oscar Mondadori 2004, Sironi 2008) e La perla alla fine del mondo (Urania Mondadori 1999, Sironi 2007) si è dedicato al noir, conquistando il premio «Azzeccagarbugli» con L’inglesina in soffitta (Sironi, 2004). Le sue opere sono tradotte in francese e spagnolo.
Il suo sito è: http://www.masali.com