Ricerca: «un-posto-per-scrivere-indagine-sulla-scrittura-creativa-in-italia»
Di scimmie e di dadi
Far scrivere a delle scimmie un’opera shakespeariana è come lanciar dadi con su incise delle lettere sperando di ottenere qualcosa: ecco la storia di un paradosso che ha attraversato duemila anni di storia della conoscenza
LeggiTradurre l'incubo [2] La Versiera
Seconda puntata dello speciale sugli sforzi dei traduttori italiani di rendere nella nostra lingua una parola curiosa e spesso fraintesa come “nightmare”, utilizzando a loro volta parole curiose e fraintese
LeggiHitchcock Pressbook [06] Ed Gein e Cook
Sesto appuntamento con il pressbook del nuovo attesissimo film sulla lavorazione di “Psycho”. Protagonisti sono, questa volta, Ed Gein e Whitfield Cook
LeggiHitchcock Pressbook [05] Perkins e Robertson
Quinto appuntamento con il pressbook del nuovo attesissimo film sulla lavorazione di “Psycho”. Protagonisti sono, questa volta, Anthony Perkins e Peggy Robertson
LeggiHitchcock Pressbook [04] Janet e Vera
Quarto appuntamento con il pressbook del nuovo attesissimo film sulla lavorazione di “Psycho”. Protagonisti sono, questa volta, Janet Leigh e Vera Miles
LeggiPrego, avanti… C’è un posto accanto a me!
Un nuovo intrigante sassolino d’oro per la Mondadori
LeggiHitchcock Pressbook [03] Alfred & Alma
Terzo appuntamento con il pressbook del nuovo attesissimo film sulla lavorazione di “Psycho”. Protagonisti sono, questa volta, Hitchcock e sua moglie Alma
LeggiITALIA TV [002] L’isola
diretto da ALBERTO NEGRIN - sceneggiatura: LEONARDO FASOLI, MADDALENA RAVAGLI, MASSIMO BAVASTRO, ALBERTO NEGRIN, CHIARA LAUDANI, GIULIA CALENDA - con BLANCA ROMERO, MARCO FOSCHI, SIMONE MONTEDORO, ALEXANDRA DINU, ANDREA GIORDANA,
MARCELLO MAZZARELLA - con la partecipazione di MASSIMO WERTMULLER, ISA BARZIZZA
Un posto tranquillo per Nelly Rosso [Prologo] 1
Racconto di Rosa Cerrato
Intervista ad Alessia Gazzola
A me la scrittura della messinese Alessia Gazzola piace molto, per diversi motivi. Mi intriga la storia di Alice Allevi, la sua spensierata ingenuità, la caparbietà, la goffaggine, a volte, nel muoversi in un contesto in cui dimostra, alla fine, grande attenzione – a riprova che la bravura non si espleta sempre nell’immediato. Mi rassicura la competenza dell’autrice – dato, questo, non abbastanza sottolineato dalla critica – nel trattare un argomento delicato come quello della medicina legale e della morte, dalla quale il personaggio subisce un inevitabile gioco di attrazione-repulsione, e in qualche modo questo fascino è compensato da un altro grande dilemma: l’infatuazione.
Leggi