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Il Professionista Story
Ecco in esclusiva l’introduzione al primo volume dell’antologia definitiva “Il Professionista Story”, presente in tutte le edicole dall’inizio del mese
Leggi107. Il visone bianco
L’intensa e spietata vita di Zita Chalitzine, falsa autrice che sin dall’infanzia ha imparato che una donna dev’essere padrona del romanzo della sua vita
LeggiSpy Story a fumetti. Danger Girl
Una serie sopra le righe... “molto” sopra le righe ma irresistibile tanto dal punto di vista contenutistico quanto dall’iconografia accattivante
LeggiLibri Come: una breccia nel muro
Dall’8 all’11 marzo scorso si è tenuta a Roma la Festa del Libro e della Lettura “Libri Come”: un’occasione per riflettere sul destino dell’editoria cartacea
LeggiAlessio Lazzati
Incontro con un attento traduttore specializzato in tutti i colori del thriller, dall’action alla spy story, ma anche ferrato nel campo biografico
LeggiSkyfall, il ventitreesimo film di James Bond
dall'inviato di Le Cercle a Londra: Pierfrancesco Stenti
LeggiTre volte all'inferno
4 su 5
di Cristian Borghetti
Perdisapop, 2011
L'orlo dell'abisso
5 su 5
di Christian Dorph e Simon Pasternak
Afgrundens rand, 2007, Dalai Editore , 2011
La gabbia dei matti, intervista a Luca Rinarelli
"Il passaggio dall’indignazione alla ribellione è causato dal senso di impotenza di fronte a due ingiustizie subite. Per me questo concetto è fondamentale. L’Occidente ha inventato, tra altre innumerevoli cose, il Diritto nel senso moderno del termine, proprio per poter evitare la giustizia privata".
LeggiIl Sentiero di Rose
Un’Alfa 156 blu con il lampeggiante acceso si fece largo tra i curiosi e si fermò davanti al nastro che delimitava l’accesso a una stradina senza uscita. Ne uscì un uomo di circa cinquant’anni, con radi capelli brizzolati, barba incolta e un fisico asciutto. Dall’aspetto trasandato e dalle occhiaie che spiccavano sul viso pallido, sembrava non dormire da giorni. Indossava un maglione, dei jeans scoloriti e un paio di vecchie scarpe da tennis, mentre un leggero tremolio a entrambe le mani non gli impediva di tenere stretta una sigaretta fumata a metà. Il commissario Tancredi si guardò attorno e soffiò via il fumo dalle narici. Nemmeno un’ora prima una telefonata dell’ispettore Russo lo aveva informato del ritrovamento del cadavere di una giovane donna, abbandonata nuda tra cumuli di calcinacci e sacchi della spazzatura. (dall'incipit del libro)
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