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Michele Burgio
Michele Burgio è nato nel 1982 a Palermo, dove vive e dove lo abbiamo raggiunto. Non si nascondeva nemmeno, pensando di farla franca. Ha parlato subito e ci ha raccontato di sé e di tutto ciò che sapeva, o quasi. Secondo noi nasconde molto altro e fa il doppio gioco. Ecco cosa abbiamo scoperto: Laureato in Lettere nel 2005, studioso di linguistica e abilitato al ruolo di professore universitario, insegna materie letterarie in un istituto di istruzione statale superiore serale, il “Marco Polo” di Palermo. Cultore della tradizione popolare siciliana, ama gli scritti dei demologi di fine Ottocento e la musica popolare siciliana. Tra i suoi interessi, la musica d’autore, soprattutto italiana. Ha un debole per Bob Dylan. Ha pubblicato un lavoro lessicografico “Vocabolario-altlante dei dolci rituali in Sicilia” (CSFLS, 2012), una biografia, “Favi amari” (Lussografica, 2020), un romanzo giallo, “Mondo è stato” (Ianieri Edizioni, 2022) e alcuni racconti online per le riviste letterarie Narrandom e Pastrengo. Il suo romanzo inedito “’U tortu” è stato segnalato alla XXXV edizione del Premio Calvino.(Ringraziamo per la collaborazione Raffaella Catalano)
LeggiRoma Giungla
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di Gino Saladini, Christian Lucidi
Marsilio, 2020
Roberto Chiavini e i segreti dell'esercito romano
Intervista all'autore de "Il lato oscuro dell'esercito romano" (Odoya), parlando di diserzione nell'antica Roma e wargame moderni
LeggiGianluca Ales
Intervista a Gianluca Ales, giornalista di Sky e autore di numerosi romanzi polizieschi ambientati a Roma, intervenuto il 24 febbraio al Festival del Giallo di Pistoia
Leggi[110] ITALY – Jonathan Holt
Jonathan Holt, Sconsacrato, Roma, Newton Compton, 2014, “Gli Insuperabili”, n. 80 (ed. or. The Abomination, 2013; trad. it.: Cecilia Pirovano e Nicola Spera)
Leggi[3] Francesco Mastriani e “Il mio cadavere”
Pubblicata nel 1852 a puntate sulle pagine del quotidiano partenopeo Roma e in volume nel 1853 dall'editore Rossi di Genova, quest'opera, sullo sfondo della Napoli del 1826, narra le vicissitudini di quattro persone che hanno in comune il legame con un cadavere e sono protagoniste di vicende amorose e nere
LeggiEmma Pomilio
Intervista all'autrice del nuovo romanzo storico "La vespa nell’ambra" (Mondadori)
LeggiUmberto Lenzi
In occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo "Il Clan dei Miserabili" abbiamo intervistato uno dei maestri del film poliziesco all'italiana, regista di “Milano odia: la polizia non può sparare” (1974), “Roma a mano armata” (1976) e “Napoli violenta” (1976)
LeggiStefano Di Marino e Obscura Legio
Intervista all’autore della nuova saga di avventura a sfondo storico che inizia oggi per Mezzotints
Leggi[2] 1975 - Roma violenta
Esonerato dall'incarico per i suoi metodi violenti e poco ortodossi, il commissario Betti si mette a disposizione di un avvocato, organizzatore e finanziatore di una squadra di vigilantes che si fanno giustizia privata in una Roma assediata da rapine, scippi e microviolenza diffusa
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