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Buon sangue non mente
3 su 5
di Giuseppe D'Onofrio
Minimum Fax, 2006
Michele Giuttari, l’uomo che indagò sui Mostri
Michele Giuttari è nato nel 1950 in provincia di Messina. Ha ricoperto incarichi alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e successivamente ha diretto la Squadra mobile di Cosenza e prestato servizio alla DIA a Napoli e a Firenze. In questa città ha condotto le indagini sulle stragi di mafia del 1993, realizzate da Cosa Nostra a Firenze, Roma, Milano. Dal 1995 fino al maggio 2003, è stato Capo della squadra mobile di Firenze, dove ha dimostrato che i delitti attribuiti al Mostro sono stati opera di un gruppo di assassini e in seguito ha proseguito le indagini dirigendo il GIDES (Gruppo Investigativo Delitti Seriali). Sui delitti del Mostro di Firenze ha scritto, in collaborazione con Carlo Lucarelli, il libro ¨Compagni di sangue¨ (Rizzoli 1999), e ¨Il mostro. Anatomia di un’indagine¨ (Rizzoli 2006). E' autore inoltre di ¨Scarabeo¨ (2005), ¨La loggia degli innocenti¨ (2006) e ¨Basilisco¨ (2007)
Leggi2007. 1° classificato
...dice il paese. Il paese, il paese; ma chi?, ma di che cosa? Tutto si sa; tutto è noto a tutti; è inutile fingere di non sapere. Cosa?
LeggiNatale da... paura!
Se fosse Natale sarebbe rosso sangue
LeggiBrivido breve: La Chiamata
Purtroppo, come tutti, anche Marco aveva dovuto fare i conti con l'amarezza: perché si era sempre trovato di fronte l'irrealizzabilità dei suoi sogni, la vanità delle sue speranze, la fallibilità dei suoi tentativi di stare finalmente bene
LeggiNatale, la festa di tutti
Racconto di Mauro Cortelloni
Ma ecco un volto amico. Il volto più amico che si possa immaginare in questa giornata speciale, si occupa di lei
LeggiUno per tutti
4 su 5
di Gaetano Savatteri
Sellerio, 2008
Rosso come il sangue
3 su 5
di Stefano Pigozzi
Mondadori, 2008
Brooklyn è orfana: Jonathan Lethem
Lionel Essrog, tourettico investigatore e orfano cresciuto nella Brooklyn degli anni Settanta, si trova a indagare sulla morte del suo mentore, Frank Minna, figura paterna per lui e i suoi attuali colleghi (tutti trovatelli provenienti dallo stesso brefotrofio)
Leggi"La Domenica del Corriere" ed il Giallo 1920-1940 / Parte 1 di 3
Fin dal primo numero apparve chiaro che il lettore sarebbe stato uno dei protagonisti: tutti avrebbero potuto collaborare, o meglio il “Signor Tutti” sarebbe dovuto diventare parte integrante della redazione, partecipando così direttamente all’uscita del settimanale
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