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I lunghi giorni dell'IRA 1
LLe radici dell’irredentismo irlandese, al di là delle leggende celtiche, vanno cercate in quella fucina delle democrazie moderne che fu la Rivoluzione Francese del 1789
LeggiTradurre l'incubo [1] La cavalla della notte
Tutti i traduttori, prima o poi, si sono imbattuti nell’incubo del tradurre, ma c’è stato un tempo in cui alcuni italiani si sono trovati di fronte al problema inverso: come tradurre l’incubo, cioè la parola “nightmare”?
LeggiPiccolo mondo schifoso
5 su 5
di AA.VV.
Panini Comics, 2012
130. Le parole o la vita
Due scrittori di successo che covano un segreto: hanno preferito le parole alla vita. Ma mentre la vita che hanno messo in gioco è la loro... le parole non lo sono
LeggiIo & Bond [21] Casino Royale
Bond, alla fine, è sempre Bond. L’ironia, la violenza, la capacità di riprendersi anche dopo le peggiori batoste. È un eroe che ha fatto della lezione adrenalinica di Jason Bourne uno stile di vita
LeggiIo & Bond [20] La morte può attendere
Alla fine un film di successo con una buona dose di spettacolarità, divertimento per tutta la famiglia, qualche accenno a sesso e violenza più spinti stemperati da battute e simili facezie
LeggiIn volo con Davide Morosinotto
Un viaggio alla scoperta di uno scrittore per ragazzi e delle sue Repubbliche aeronautiche
LeggiIntervista ad Alessia Gazzola
A me la scrittura della messinese Alessia Gazzola piace molto, per diversi motivi. Mi intriga la storia di Alice Allevi, la sua spensierata ingenuità, la caparbietà, la goffaggine, a volte, nel muoversi in un contesto in cui dimostra, alla fine, grande attenzione – a riprova che la bravura non si espleta sempre nell’immediato. Mi rassicura la competenza dell’autrice – dato, questo, non abbastanza sottolineato dalla critica – nel trattare un argomento delicato come quello della medicina legale e della morte, dalla quale il personaggio subisce un inevitabile gioco di attrazione-repulsione, e in qualche modo questo fascino è compensato da un altro grande dilemma: l’infatuazione.
LeggiNon si può morire la notte di Natale
3 su 5
di Enrico Ruggeri
Baldini Castoldi , 2012
L'incipit di Carlo Vanin
Mirko e il Mostro è una novella di formazione che rielabora gli stilemi del realismo magico adattandoli all’età dei protagonisti, al territorio in cui vivono (il nordest italiano) e alla prosa italiana contemporanea. Lo stile presta una particolare attenzione al linguaggio giovanile e propone una lettura attiva in cui il fruitore viene reso artefice di alcune scelte descrittive. In questo modo, il tema principale della novella (lo sviluppo dell’immaginazione e della coscienza attraverso l’incontro con l’altro da sé) è reso formalmente visibile.
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