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Un café con thriller
Giuseppe Pastore, nato ad Avellino, classe 1979, ingegnere in elettronica, ha scelto da anni la scrittura come suo spazio d’elezione: ha raccolto numerosi risultati in premi letterari, ha scritto racconti per antologie e riviste ha pubblicato per Edizioni XII uno studio a quattro mani, insieme a Stefano Valbonesi, “In due si uccide meglio” dedicato al fenomeno delle coppie di serial killer. Di serial killer si è occupato anche per il portale Latelanera.com, come responsabile della relativa sezione. Dal 2008 gestisce ThrillerCafé, uno tra i più frequentati siti tematici dedicati alla narrativa thriller/gialla e true crime.
LeggiPremio Camaiore, gran finale
Tutti i video della serata finale di Camaiore, svoltasi al Teatro dell’Olivo di Camaiore, dove la giuria popolare ha assegnato a Marco Vichi ventisette voti contro i diciannove andati a Marilù Oliva con “Repetita” (Perdisa) ed i quattro assegnati a Elisabetta Bucciarelli con “Io ti perdono” (Kowalski).
LeggiPentamerone barbaricino
Un paesino della Barbagia è il sottofondo per la messa in atto di una rapina, ma, come spesso succede nella vita, l’imprevisto e l’imbroglio sconquassano i piani. Un fuoco incrociato, un fiume di sangue, e dentro la banca si ritrovano in quattro: i rapinatori Tinteri e Cadena, un imbelle impiegato e una distinta dottoressa. Passano le ore e, mentre il mondo esterno si dimostra sempre più indifferente al fatto, nei cinque giorni di “assedio” i protagonisti si confessano: i “banditi” narrano di pastorizia, faide e sangue, la donna di mistero e satanismi.
LeggiFiume pagano
“Fiume pagano” (Edizioni Historica) è un libro che non esisterebbe se l’editore – il giovane, preparato e acutissimo Francesco Giubilei – non l’avesse proposto a Laura Costantini e Loredana Falcone, scrittrici consolidate anche nella formula a quattro mani. Giubilei voleva un romanzo che vertesse su Roma, sul mistero, su antichi riti e su ossessioni moderne. Le autrici hanno preso gli ingredienti, si sono messe nella cucina di Lory, hanno miscelato con una buona dose di farro, sale grosso e acqua di fiume. Hannp impastato, lavorato, lasciato lievitare e questo è il risultato: una trama avvincente, ricca di riferimenti storici che si dipana attorno alle morti misteriose di barboni ripescati dal Tevere in tuniche bianche e marchiati sul torace. Prima di essere uccisi sono stati ubriacati con l’assenzio ed è stata fatta loro mangiare la mola salsa, una sorta di ostia pagana. Come questi cadaveri si rapportino ad antichi riti sacrificali collegati col culto della dea Vesta, verrà scoperto a tempo debito mentre i personaggi si muoveranno sciolti lungo le pagine, ognuno calato nella sua parte.
LeggiDecomposizioni in azzurro
Rino Tripodi vive a Bologna, dove insegna Lettere nelle scuole medie superiori (ha pubblicato tra il 1994 e il 1995 tre manualetti scolastici per la Pragma di Bologna). È direttore responsabile di "LucidaMente", rivista telematica di “cultura ed etica civile”, al suo quinto anno di vita.
Come giornalista, per Città del Sole Edizioni, a quattro mani con Giuseppe Licandro, ha scritto un libro di calcio e società: "Reggina 1999-2008. Dieci anni all’ultimo respiro". Per la inEdition editrice di Bologna coordina le collane letterarie e, in particolare, dirige "Nerissima", entro la quale nel 2008 ha pubblicato un tenebroso, apocalittico, implosivo, "Decomposizione di Dio. Un racconto e cento apologhi gnostici tra Kafka e Cioran": una ricerca “religiosa” alle origini del Male e del suo mistero, una sorta di “ateismo mistico”. Sempre per inEdition/Collane di "LucidaMente" a fine 2009 ha pubblicato la poetica, surreale, fiaba "Il mistero dell’Impero Azzurro": Mr Mister deve portare a termine una missione per conto del governo del triste, violento, aggressivo e miserabile Regno Grigio, ovvero deve scoprire qual è il segreto che rende così prospero e felice l’Impero Azzurro.
12. Pugni in gabbia: il genere "marzial carcerario"
Quattro titoli statunitensi per gettare uno sguardo su cosa succede quando le star marziali... finiscono in carcere!
LeggiBarbara Baraldi
La mia più grande paura sin da piccina era che una bambola, che vedevo un po’ come una bambina senza l’anima, potesse rubare la mia anima. Le fissavo per controllarne i movimenti. Non si è mai tradita, è rimasta sempre immobile
Leggi029 Scrivere il Pulp - Prima Parte
Storie da quattro soldi?
LeggiPoirot e i Quattro
3 su 5
di Agatha Christie
The Big Four, 1927, Mondadori, 2009
Schiavo(ne) dei fumetti, intervista al responsabile delle Edizioni BD
Marco Schiavone, trentasei anni, torinese, è da quattro anni responsabile di Edizioni BD e di Alta Fedeltà, società di consulenza editoriale che lavora per Disney, Guanda, Mondadori, Panini. Si è prestato con estrema disponibilità (e simpatia) a rispondere alle nostre domande...
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