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In edicola con furore
Bruce Lee e il cinema delle arti marziali in edicola con la Gazzetta dello Sport a cura di Stefano Di Marino. Approfondimenti nella rubrica "Cinefurious" di Lucius Etruscus
LeggiCaos a Qasrabad
Quando il fantasy classico incontra il giallo... Il romanzo d’esordio di Eugenio Saguatti
LeggiLeonardo Sciascia e Marcello Fois con Stilos
Il numero di marzo di Stilos, il magazine culturale dedicato alla letteratura e alle arti, è in edicola con due omaggi: un testo inedito di Marcello Fois e una monografia su Leonardo Sciascia
LeggiLove & Crime in TV
Quando in due si indaga meglio, un numero speciale della rivista Il Gatto Nero
LeggiMarlowe ti amo
Esce i primi di febbraio il romanzo d'esordio di Frank Spada.
“... mi chiedo come si fa a distinguere la verità quando guardi le cose con gli occhi deboli del tuo doppio”
Il Carillon
Quando l’inconscio e le paure quotidiane che in esso si nascondono invadono la nostra esistenza...
LeggiSpeciale Halloween
Un articolo di Danilo Arona ci spiega l'origine della festa di Halloween e tanto altro... E ancora Lucius Etruscus approfondisce il tema delle mani nei film horror, gli Pseudobiblia nell'opera di Stephen King e la inquietante accoppiata Horror/Arti Marziali
LeggiKnockout per Soderbergh
Protagonista il volto sexy delle arti marziali
LeggiMarina Café Noir
Da giovedì 10 a domenica 13 settembre 2009 a Cagliari - Quartiere Marina e centro storico. Tra gli ospiti: Serge Quadruppani, Salvatore Lupo e Stefano Tassinari
LeggiGiulio Leoni si racconta
"Per me non esiste il terrore della pagina bianca, se con questo si intende quel tempo più o meno lungo in cui le idee razzolano vaghe e indistinte, in attesa di precipitare in una qualche forma spendibile. Quello semmai è un periodo di attesa denso di frequentazioni e di incontri, di meravigliose aspettazioni, di sogni e di riconciliazione con il mondo che ci circonda e che per forza di cose abbiamo trascurato nei tempi ossessivi della scrittura.
No, il terrore comincia quando l’idea si è formata, e mi splende davanti con il tragico biancore di Moby Dick. Perché so che da quel momento non ci sarà altro che il tormento della scrittura, ore e ore a cercare di dar forma soddisfacente all’idea che in quel momento mi possiede" (Giulio Leoni)