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Piergiorgio Pulixi
Il Male cambia le persone? E se sì, questo processo è più veloce nelle persone che per mestiere e vocazione ci hanno a che fare quotidianamente?
LeggiCodice Scorsese
Un interessante passaggio da editore a scrittore.
LeggiNoi siamo Legione - parte 2
A sette anni di distanza dalla precedente antologia "Legion", è uscita nelle edicole “Noi siamo legione”, seconda pubblicazione che raccoglie testi di narratori di spy — story del bel paese decisamente diversi tra loro per stili e personalità ma uniti in una sorta di spirito comune che hanno costituito un gruppo denominato, con un appellativo un po’ goliardico, Segretissimo Foreign Legion
LeggiNoi siamo Legione - parte 1
A sette anni di distanza dalla precedente antologia "Legion", è uscita nelle edicole “Noi siamo legione”, seconda pubblicazione che raccoglie testi di narratori di spy — story del bel paese decisamente diversi tra loro per stili e personalità ma uniti in una sorta di spirito comune che hanno costituito un gruppo denominato, con un appellativo un po’ goliardico, Segretissimo Foreign Legion
LeggiMarco Donna
Intervista all'autore del nuovo episodio della serie "Dream Force"
Leggi[3] Francesco Mastriani e “Il mio cadavere”
Pubblicata nel 1852 a puntate sulle pagine del quotidiano partenopeo Roma e in volume nel 1853 dall'editore Rossi di Genova, quest'opera, sullo sfondo della Napoli del 1826, narra le vicissitudini di quattro persone che hanno in comune il legame con un cadavere e sono protagoniste di vicende amorose e nere
LeggiMassimo Carlotto
Qualche domanda a Massimo Carlotto che ci ha onorato delle sua presenza durante la scorso edizione del Festival del Giallo 2015
LeggiMike Resnick e il Weird Western
Breve excursus su parte della carriera di uno degli scrittori di fantascienza più sottovalutati in Italia
LeggiPerché non l'hanno chiesto a Evans?
4 su 5
di Agatha Christie
Who Didn't They Ask Evans?, 1934, Mondadori, 2014
Massimiliano Nuzzolo
Credo che le vite di Thomas ed Elisa, proprio per il carattere che li contraddistingue, appartengano esclusivamente a loro stessi e stiano in perfetto equilibrio, o disequilibrio se lo si preferisce, tra scelte e vuoti. Thomas è l’uomo “assurdo” senza mezzi termini, privo di “memoria”, di fardello, di background, “liberato” direbbe Albert Camus, ma inevitabilmente incatenato al passato a causa della sua Storia, delle persone che lo circondano e dell’immagine (e del mondo) che queste persone hanno costruito e conservano di e per lui
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