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86. Personaggi ribelli
Ci sono personaggi che tormentano i loro autori, altri che li rendono celebri... altri che li distruggono. Ha poca importanza che siano personaggi usciti da “libri falsi”: possono cambiare le regole ma il gioco è lo stesso
LeggiAndrea Carlo Cappi
Da James Bond a Diabolik, nessuno dei colori del giallo e del thriller è sfuggito alla penna di Cappi: sia nella creazione che nella traduzione
LeggiReportage dal Festival Sugarpulp
Il Festival Sugarpulp si è distinto per proposte che spaziavano dal noir al polenta western al fumetto, il tutto condito da una grafica prorompente
LeggiUn ottobre thriller in TV
Per gli appassionati di tutti i colori del thriller al cinema e in televisione, ecco una scelta di titoli
Leggi85. I segreti di Malapunta
Un’isola che è più di un’isola raccontata da un autore che travalica i confini della realtà: quando il gioco degli pseudobiblia si allarga e si finisce in quello degli pseudoepigrapha
LeggiUn Polanski a caccia di primati...
Carnage, L'alba del pianeta delle scimmie, Super 8 e Hanna
LeggiSpie con i tacchi a spillo
Al cinema, la spia d’azione si presenta sempre di più in abiti femminili: lo dimostrano alcuni film in arrivo. Ne parliamo con l’autore della più famosa spia donna italiana
LeggiTi faccio un thriller
3 su 5
a cura di Zop
Castello Volante/Mur , 2011
Dal noir al visual-sperimentale
Gutierrez è artista poliedrico. Ha scritto diversi noir, libri di narrativa (fondamentale perché gli ha dato notorietà è la "Trilogia sporca dell'Avana", edita in Italia da e/o), poemi sperimentali nonché si è cimentato con la pittura. In questa puntata di shining presento alcune delle sue tavole che mi ha gentilmente inviato in anteprima...
LeggiTorre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...