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69. Una vita da bestseller 1. Hopscotch
Tutto si può fare, basta che non si sappia. E se un giorno chi “ha fatto tutto” decide di raccontare in un libro la sua attività poco pulita? Rischierà la vita, certo, ma ne uscirà sicuramente un bestseller
LeggiLa gabbia dei matti, intervista a Luca Rinarelli
"Il passaggio dall’indignazione alla ribellione è causato dal senso di impotenza di fronte a due ingiustizie subite. Per me questo concetto è fondamentale. L’Occidente ha inventato, tra altre innumerevoli cose, il Diritto nel senso moderno del termine, proprio per poter evitare la giustizia privata".
Leggi68. Io sono il pazzo
Malgrado sia stato spacciato per un film di case infestate, “Sola... in quella casa” cela una storia profondamente pseudobiblica, che scuote dalle fondamenta la divisione tra realtà e fiction
LeggiBangkok Noir
Un’antologia unica nel suo genere: dodici racconti ambientati nel cuore nero della capitale thailandese
LeggiLa passione di Franz
Il calcio è una specie di plastico della vita stessa, una riproduzione ma più radicale. Ha delle regole che tentano implicitamente di misurare l’imponderabile. Può succedere di tutto, ma entro il recinto delle regole. Nella vita tale recinto c’è e non c’è, ma alla fine sappiamo bene che, come recita il titolo di un famoso film di qualche anno fa, “Tutto può succedere”
LeggiIl libro dell'Angelo, intervista ad Alfredo Colitto
"[La mia scrittura negli ultimi anni] Si è fatta sempre più asciutta, più essenziale. Pochi aggettivi, emozioni e sentimenti dei personaggi che vengono fuori da quello che fanno più che da quello che pensano. Aspiro a una scrittura che non si metta di mezzo nell’idillio tra il lettore e la storia, ma che lo faciliti senza farsi notare."
Leggi“L’esordiente”, intervista a Raul Montanari
Tu parti dal tuo dolore e lo fai diventare una storia, cioè crei un’intelaiatura narrativa che non coincide con la tua vita, con le tue giornate, ma dentro la quale metti le emozioni che stanno davvero nella tua vita e nelle tue giornate. In particolare quelle più intense e spesso, bisogna dirlo, quelle più negative: il dolore, la paura, la nostalgia di un passato irrecuperabile, il senso di scacco. In questo senso “fingi”: presti ai tuoi personaggi cose che ti appartengono. Questo mettere pezzi consistenti di te stesso nelle tue pagine provoca un’anormale vicinanza fra produttore e prodotto, scrittore e scrittura, che è la vera maledizione di questo lavoro
Leggi66. Psicobiblia 2
Altra puntata di un piccolo speciale che mostra la prolificità di psichiatri e psicoanalisti americani, più o meno seri, nello sfornare saggi e manuali, più o meno seri
Leggi64. Martial Girls 3. Pink Fighter
Negli anni Novanta le “donne toste” arrivano dagli Stati Uniti ed entrano nello spietato mondo dei combattimenti clandestini: nasce così un breve ma intenso sottogenere
Leggi65. Psicobiblia 1
La propensione degli esperti della mente statunitensi a scrivere libri genera spesso gustosissimi pseudobiblia: eccone una piccola rassegna
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