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Cronache perdute dal mondo dei diavoli
2 su 5
di Hal Duncan
Vellum. The Book of All Hours:1, 2005, Newton Compton Editori, 2007
Luigi Bernardi
Attraverso l’analisi dei crimini riusciamo a capire cosa siamo diventati [...] a me piacciono le storie esemplari per niente edificanti
LeggiDragons Forever. Lotta senza codice d'onore
Il mondo della mala giapponese, la Yakuza
LeggiBrivido breve: Irreale?
La bacheca vuota, i depliant sparsi dappertutto... gli ho offerto il mondo in mille modi
Leggi008 Scrivere o morire
Noi narratori - e buona parte dei lettori veri, quelli che non comprano solo l’ultimo best seller perché se ne parla - viviamo in un mondo che è simile ma non coincidente con quello reale
LeggiRacconto: Flint
Un delitto perfetto doveva essere e io mi sarei liberato di un socio ingombrante e di una società in perdita
LeggiChe spettacolo, commissario Marè
4 su 5
di Mario Quattrucci e Alessandra Vitali
Robin Edizioni
Ingrid Diesel e Lola Jost
Una bella massaggiatrice americana e una bruttina ex commissario di polizia francese...
LeggiDelitto nel vicolo dei desideri
2 su 5
di Dominique Sylvain
Passage du Dèsir, 2009, Mondadori, 2009
Giulio Leoni
Per me non esiste il terrore della pagina bianca, se con questo si intende quel tempo più o meno lungo in cui le idee razzolano vaghe e indistinte, in attesa di precipitare in una qualche forma spendibile. Quello semmai è un periodo di attesa denso di frequentazioni e di incontri, di meravigliose aspettazioni, di sogni e di riconciliazione con il mondo che ci circonda e che per forza di cose abbiamo trascurato nei tempi ossessivi della scrittura.
No, il terrore comincia quando l’idea si è formata, e mi splende davanti con il tragico biancore di Moby Dick. Perché so che da quel momento non ci sarà altro che il tormento della scrittura, ore e ore a cercare di dar forma soddisfacente all’idea che in quel momento mi possiede