Ricerca: «nero-come-il-cuore»
Alessandro Zannoni. Imperfetto per vocazione
Alessandro Zannoni, già noto a un pubblico non solo di nicchia per i suoi esordi letterari firmati con lo pseudonimo di Michelangelo Merisi (“Alla luce dei fatti”, “Nero in dissolvenza” e “Lo stretto necessario”), è approdato con “Biondo 901” nella collana Babele Suite di Perdisapop, diretta da Luigi Bernardi. Sempre per Perdisa, collana Walkietalkie, uscirà a maggio 2009 il romanzo “Imperfetto”
LeggiNel cuore del buio
4 su 5
a cura di Michael Connolly
In the Shadow of the Master, 2009, Piemme, 2009
Carmelo Pecora, il poliziotto e lo scrittore
Carmelo Pecora, siciliano, è ispettore capo della Polizia di Stato e Responsabile della Scientifica di Forlì. Ha pubblicato il romanzo “Tre ragazzi in cerca di avventure” (SBC edizioni 2006), “9 maggio ‘78. Il giorno che assassinarono Aldo Moro e Peppino Impastato” (ed. ZONA). Carmelo è inoltre risultato uno dei finalisti, col racconto “Tocco al cuore”, al Premio Lama e Trama 2008 e ha partecipato all’antologia “La legge dei figli” (ed. meridianoZero)
LeggiNero
Non voleva dargli la soddisfazione di gridare, di mostrare sul suo volto i segni della sofferenza, né tanto meno quelli della resa
Leggi2004. 1° classificato
Suoni colorati e boom boom nella testa. Dov’è il mio cuore? Boom boom. Spaccami l’anima. Strappami la lingua. Boom boom
LeggiGianfranco Nerozzi. Nero (non) per caso
E’ il più nero tra i noiristi del bolognese e lo è sicuramente di nome: Gianfranco Nerozzi vive e lavora a Sasso Marconi, provincia di Bologna, in una casa sperduta in cima a una collina di ciliegi, luogo ideale per scatenare le sue fantasie letterarie. Ha un curriculum artistico tutt’altro che scuro: prima di diventare scrittore è stato musicista, pittore, scultore, e compositore
LeggiM Rivista del Mistero n°6
3 su 5
di AA. VV.
Alácran, 2008
Francesco Gallone, Milano è un'arma
"Milano è un'arma puntata alla mia testa.
Milano è un'arma conficcata nel mio cuore. Ho visto ragazze e ragazzi scappare da questa città, illudendosi che felicità e risposte stessero altrove. Io posso impadronirmi di Milano per tenere sotto mira la mia vita. Posso impugnare Milano e infilamela in bocca, e perdermi per sempre tra la Stazione Centrale e il Giambellino, tra le catacombe del metrò e Quarto Oggiaro. Oppure posso disinnescare Milano e provare a viverla, rendendo innocua l'immensa stanza in cui mi sveglio e mi addormento per sognare il futuro."