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[63] Intervista a Barbara Baraldi
Di Lullaby e di altre storie
Leggi"Il figlio perduto" di Diego Zandel
L’essere nato e poi vissuto in un campo profughi, pertanto in una zona segnata da un limite preciso, che a Servigliano era addirittura un muro, e il fatto che chi stava all’interno di quel limite apparteneva a una comunità separata, diversa da tutti coloro che vivevano fuori, mi ha dato il senso della frontiera
LeggiPierluigi Porazzi, L'ombra del falco
"Questo, siete avvisati, non è il solito serial killer. Questo è un predatore. Questo fa paura. La sua ombra si allunga poco a poco dietro il nascondiglio in cui cercate inutilmente di rannicchiarvi sperando che non vi veda... E dietro quell’ombra ci sono altre ombre, e si confondono tutte con il buio... Avrete gli incubi per un bel po’, dopo aver letto questo romanzo. Fidatevi" Gianluca Morozzi
LeggiSpeciale “Bloody Hell"
Storie di demoni e angeli caduti, intervista ai demoni-scrittori
LeggiIntervista a Barbara Garlaschelli sul suo libro “Non ti voglio vicino” (Frassinelli, 2010)
Ambientato a Milano, “Non ti voglio vicino” è fatto da diverse storie convergenti calate nella Storia, quella grande, quella terribile che parte dallo scoppio della seconda guerra mondiale e vede più generazioni alle prese con la morte, con la povertà e la fame, poi coi grandi cambiamenti del dopoguerra e con sbarchi lunari, fino ad arrivare ai giorni nostri. In primo piano problemi interelazionali, comunicazioni distorte e i grandi motori della vita, l’amore, la rabbia, la smania individuale di sopravvivenza, e i loro echi a volte malsani a volte sublimi. Abbiamo intervistato l’autrice sul backstage, sui significati e sulle prime risposte del pubbico
LeggiAmabili resti tra le nuvole
Resti, ricci, isole e figli piccoli
Leggi[36] Io e mio figlio. Nuove storie per il commissario Vivaldi
Diversamente da quello che accade negli Stati Uniti, dove la serialità stimola la creatività e l’innovazione, abbiamo avuto l’impressione che si sia rientrati, alla chetichella, sui tranquillizzanti binari della normalità
Leggi[50] Spy Story italiana. La mia esperienza 3
C’erano altri elementi che premevano per emergere. Visto che continuavo a sentirmi dire che le mie storie erano troppo distanti dalla realtà italiana e che era per quello che mai mi avrebbero preso in considerazione per partecipare a qualche premio, o rassegna... decisi di partire dall’Italia. Ovviamente con un personaggio italiano
Leggi[48] Spy Story all'italiana. La mia esperienza 1
Al mio esordio nel 1990, un po’ perché così era imposto dall’editore che voleva una storia singola per una collana specifica (‘Per il sangue versato’, Nero Italiano 1990) mi sono mosso come prudenza raccomandava e, in seguito, ho scritto moltissimi romanzi che sono rimasti storie a sé, autoconclusive
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