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Brooklyn è orfana: Jonathan Lethem
Lionel Essrog, tourettico investigatore e orfano cresciuto nella Brooklyn degli anni Settanta, si trova a indagare sulla morte del suo mentore, Frank Minna, figura paterna per lui e i suoi attuali colleghi (tutti trovatelli provenienti dallo stesso brefotrofio)
LeggiLa stangata
Ambientata nella Chicago degli anni ‘30, questa divertente commedia ricca di intrighi, racconta la storia di due abili imbroglioni che si mettono insieme per combinare una truffa ai danni di un terribile gangster responsabile dell’uccisione di un loro amico
LeggiPresentazione
Aspettando il secondo appuntamento con la manifestazione Grado Giallo abbiamo deciso di aprire questa rubrica per proseguire virtualmente l'esperienza condivisa nella città friulana
LeggiGli anni del disonore che non sono ancora finiti
In questi giorni Licio Gelli, il capo piduista che ha collezionato più scandali nella storia italiana, inizia a condurre in televisione una trasmissione in cui parla di storia d'Italia. Argomento che conosce bene, essendo comparso in vicende che vanno dalle stragi degli anni di piombo agli scandali finanziari, dai tentati golpe alla presa dei mezzi d'informazione
LeggiAnnika Bengzton
Una giornalista in gamba che crede nella giustizia e nella verità. Con i soliti problemi delle detective lady...
LeggiAlessandro Berselli, minimalismo, rock e follia
Alessandro Berselli racconta se stesso, la sua arte narrativa e i suoi libri: dark novels dove l’elemento investigativo viene messo in ombra dalla follia e dove eros e thanatos precipitano nella loro alleanza mortale
LeggiFuoco nella polvere
2 su 5
di Joe. R. Lansdale
Zeppelins West, 2001, Fanucci, 2008
Valerio Varesi, dalle nebbie al crimine
Valerio Varesi è nato a Torino ma ci tiene a ricordare le sue origini parmensi. Perchè Parma è l’epicentro dei suoi romanzi, è la città ora misteriosa ora beffarda in cui il commissario Soneri risolve casi in apparenza indistricabili
LeggiMatteo Bortolotti, l’alchimista del giallo
Credo fortemente nella narrazione perché fa parte di questo ragionamento: con l’atto del narrare trasmettiamo qualcosa di più grande di noi. Credo nella misura, anche quando significa superare le estensioni, quindi credo nel credere qualcosa anche quando se ne perde il controllo
LeggiFrancesco Gallone, Milano è un'arma
"Milano è un'arma puntata alla mia testa.
Milano è un'arma conficcata nel mio cuore. Ho visto ragazze e ragazzi scappare da questa città, illudendosi che felicità e risposte stessero altrove. Io posso impadronirmi di Milano per tenere sotto mira la mia vita. Posso impugnare Milano e infilamela in bocca, e perdermi per sempre tra la Stazione Centrale e il Giambellino, tra le catacombe del metrò e Quarto Oggiaro. Oppure posso disinnescare Milano e provare a viverla, rendendo innocua l'immensa stanza in cui mi sveglio e mi addormento per sognare il futuro."