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FANTASCIENZA TRA QUEERNESS E FEMMINISMO, PER DIRE ADDIO ALL’ANTROPOCENE
Un panel su queerness e fantascienza italiana, con Giuliana Misserville, Nicoletta Vallorani, Angelica De Palo e Caterina Mortillaro, tenutosi a Milano il 12 ottobre 2024
LeggiIntervista kubrickiana a Ulivieri ed Odino
Intervista a due autori che sono riusciti nella più impossibile delle missioni: dire qualcosa di nuovo sul film più analizzato della storia del cinema
LeggiIntervista a Elisabetta Cametti
Abbiamo avuto il piacere di leggere il suo romanzo “I guardiani della Storia”. Una piacevole sorpresa, una trama interessante al massimo e visto (o per meglio dire “letto) quello che ha scritto abbiamo deciso di porle alcune domande.
LeggiIo & Bond [17] GoldenEye
In un “pacchetto” che privilegia l’azione e a volte sembra relegare la storia spionistica a mero espediente di sutura, Bond ritorna. Ed è quello che volevamo
LeggiIo & Bond [13] Octopussy
Rivedendolo resta l’impressione di una sceneggiatura compatta, ben girata che non si attarda troppo in discorsi e mescola bene azione e investigazione
LeggiQuella notte alla Diaz. Una cronaca del G8 a Genova
A volte speriamo di lasciare un segno del nostro passaggio su una superficie; a volte scegliamo di non farlo. A volte non troviamo il modo e in alcuni casi qualcuno ha il potere di cancellare le nostre tracce.
Difficile dire quale sia la superficie adatta per lasciare quell’orma, affinché rimanga visibile a lungo e mantenga i suoi contorni quasi integri. Il fumetto è dotato di quel poter dire e si presenta come una delle superfici possibili perché è in grado di superare i limiti spesso sommessamente imposti all’atto creativo e al suo fruitore. Sono i testimoni, coloro che dovrebbero portare nello spazio e nel tempo - oltrepassando confini fisici, sociali, culturali e linguistici - la traccia della propria esperienza, se è vero che possiamo arrivare in luoghi diversi e ovunque solo attraverso lo sguardo di altri e altri ancora.
Alberto Ibba, Direttore Editoriale di VerdeNero
La riuscita di un libro dipende da milioni di variabili. Dobbiamo subito capire di quale “tipo” di editore stiamo parlando. Non possiamo paragonare le chance di successo di un libro pubblicato da un grande editore piuttosto che da un editore indipendente. Intendo dire lo stesso titolo dello stesso autore. Le capacità d’investimento nella promozione, la presenza in libreria, il riscontro massmediatico, sono tutte variabili fondamentali che prescindono dal “gusto” dei lettori. Non credo affatto che la nascita di un best seller sia il risultato del così detto tam-tam tra i lettori. É una storiella raccontata dai big.
Leggi[53] Una tempesta dai Balcani
Credo che i tempi siano più che maturi per i generi che si contaminano. Io sopporto la purezza solo nel whisky, per il resto mi piacciono i cocktail. Agitati non mescolati, s’intende. La spy story ha ancora bisogno di evolversi e non solo perché si evolvono gli scenari internazionali, ma perché si evolve tutta la società in cui viviamo. La storia va avanti e chi si ferma è perduto. Anche il giallo, per dire, avrebbe bisogno di una bella agitata
LeggiVa Forte Carthago!
Franco Forte è tante cose. Milanese, classe 1962, è giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore, soggettista, editore, consulente editoriale, traduttore, curatore. E si potrebbe aggiungere anche qualche altra competenza, ma mi limiterò a dire che è soprattutto un artista, sia che scriva libri storici, sia che diriga riviste o pianifichi produzioni editoriali. Per ogni approfondimento cliccare qui: http://www.franco-forte.it/home/
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