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Barbara Baraldi
La mia più grande paura sin da piccina era che una bambola, che vedevo un po’ come una bambina senza l’anima, potesse rubare la mia anima. Le fissavo per controllarne i movimenti. Non si è mai tradita, è rimasta sempre immobile
Leggi[26] Spy fiction & “misteri” italiani. Intervista a Simone Sarasso
Centinaia di morti innocenti e centinaia di processi senza nessun colpevole dietro le sbarre: Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Strage di Bologna… i misteri italiani si assomigliano tutti: nessuna giustizia per le vittime. È stata proprio la voglia di dare nome e volto a un colpevole (un colpevole qualunque, il colpevole assoluto) che mi ha spinto alla costruzione dell’universo della mia “Trilogia Sporca”
LeggiOng Bak 2
Una girandola di calci, gomitate, ginocchiate volanti, lotta, insomma tutto il repertorio delle arti marziali classiche siamesi. Ma è la cura, la fotografia che aggiungono fascino a un film epico
LeggiIl blog Corpi freddi
Qui si respira amicizia, passione, voglia di leggere, di confrontarsi, di scambiare idee senza voler per forza far vincere le proprie. C’è allegria, spensieratezza...e competenza.
Leggi023 Facce d'angeli senza nome
La Parigi notturna, la solitudine interiore del protagonista espressa nei silenzi, le lunghe sequenze degli interni del suo appartamento rotte sol oda rumori banali, consueti. Poi c’era l’atmosfera dei night, il rapporto con gli altri del Milieu, con la pianista di colore giocato su sguardi e silenzi
LeggiRoberto Recchioni. Ucciderò ancora Billy the Kid
“Ucciderò ancora Billy the Kid” è un fumetto di contaminazioni horror-cowboy creato da Roberto Recchioni (sceneggiatore e inchiostratore di due episodi) e disegnato da matite illustri del panorama italiano: Riccardo Burchielli, Werther Dell’Edera, Cristiano Cucina, con le copertine di Massimo Carnevale.
Edizioni BD ha puntato nuovamente su questa icona del west, lo sceriffo Pat Garrett, insieme ad un altro intramontabile, Billy the kid, già deceduto proprio per mano di Garrett ed ora riapparso attraverso l’escamotage del “pelleossa”: il pelleossa è uno zombie, una creatura del regno dei morti che cammina tra cowboys e indiani, famelico, vampiresco (con un suo morso qualsiasi umano diventa pelleossa), più imperfetto di quanto lo fosse stato da vivo. Billy the kid è un pelleossa atipico perché mantiene la sua capacità di controllo delle situazioni e prosegue la sua lotta contro Garrett.
Dentro a questa sfida si staglia l’immagine bellissima e corposa di Charlotte, l’anello tra l’amore e la morte, la donna che, coi suoi baci alla francese, induce gli uomini a violenze, tenerezze e giuramenti
Dragons Forever. Lotta senza codice d'onore
Il mondo della mala giapponese, la Yakuza
LeggiIl paese di Valerio Varesi
Il nome di Varesi è legato –soprattutto, ma non solo– a quello del personaggio da lui inventato, il commissario Soneri. Valerio Varesi è nato a Torino ma ci tiene a ricordare le sue origini parmensi. Perchè Parma è l’epicentro dei suoi romanzi, è la città ora misteriosa ora beffarda in cui il commissario Soneri risolve casi in apparenza indistricabili. Il commissario Soneri è approdato su Rai Due nella serie di sceneggiati Nebbie e Delitti, nel novembre 2005, con il volto di Luca Barbareschi. Oggi Varesi, oltre che scrittore affermato, continua il suo lavoro di giornalista alla redazione bolognese di La Repubblica.
Per VerdeNero ha scritto Il paese di Saimir, un noir che è anche un libro-denuncia: Varesi parte dalla finzione letteraria per approdare alla cruda realtà quotidiana e smaschera come una certa imprenditoria sfrutti, a proprio tornaconto e senza scrupoli, l’immigrazione clandestina. Proprio su quest’ultimo lavoro verte la prima parte dell’intervista, mentre le ultimissime domande sono dedicate ad argomenti più “frivoli”
Nessuna verità... Strafalcioni di critica cinematografica
NESSUNA VERITÀ di Ridley Scott è senza dubbio un ottimo film di spionaggio in un panorama letterario e cinematografico non completamente scarno ma che, quando si tratta di affrontare tematiche legate al terrorismo mediorientale, è, al meglio, approssimativo
LeggiAntonella Beccaria, Simona Mammano, Alessandro Chiarelli e Andrea Pompili
Antonella Beccaria e Simona Mammano sono due donne accomunate dal giornalismo, dalla passione per la politica e da un modus operandi, nell'affrontare il loro mestiere, altamente professionale e, oserei dire, scientifico. La collana da loro curata per Stampa Alternativa si intitola “Senza Finzione” e si occupa di tematiche politiche e sociali nelle loro devianze.
Il primo titolo della collana è “Disonora il padre e la madre - Un bambino stuprato, una famiglia normale”, scritto da Alessandro Chiarelli, sostituto commissario di polizia e a capo dell’ufficio minori della questura di Ferrara. ll secondo libro si intitola “Le tigri di Telecom - Dossier, investigazioni e assalti informatici” ed è stato scritto da Andrea Pompili, che fu il coordinatore del progetto Tiger Team di Telecom Italia, presentato dalla stampa come uno dei cardini dello scandalo Telecom-Sismi. Tieni. A questi titoli si va ad aggiungere “Assalto alla Diaz di Simona Mammano”, che esce proprio a maggio