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Città, noir e società: Colaprico, De Cataldo, Morchio
Nell'ultima mattinata di incontri pechinesi, fra scrittori italiani e studiosi dell’Istituto di Letteratura dell’Accademia delle Scienze Sociali cinesi, sono emersi molti temi che hanno saputo raccogliere le istanze nate dal convegno sulla letteratura noir a Pechino. Proponiamo di seguito alcuni di questi spunti, in una carrellata tra autori, città e compiti della letteratura
LeggiMassimo Carlotto: l’amore e i banditi
«Sono preoccupato. Non solo per l’entità della presenza criminale nei nostri territori ma soprattutto dell’assenza di informazione adeguata nell’opinione pubblica. Un paese che ignora quanto sta accadendo è debole e impreparato. La consapevolezza invece è un’arma temibile in grado di cambiare la realtà.»
Leggi032 Il Buono e il Cattivo
Se l’Eroe riesce con troppa facilità a sconfiggere i piani del male il gioco non è così duro come il lettore chiede. E i duri giocano solo quando il gioco si fa duro. Per cui il protagonista, per quanto forte, violento, affascinante deve forzatamente guardarsi nell’abisso. E l’abisso guarda te...
LeggiRacconto: La supplente di sostegno
La professoressa Descartes nell’Istituto Comprensivo era una sorvegliata speciale, eppure sembrava possedere un vero talento nello sgusciare ovunque inosservata
LeggiSonia Leibowitz, Clotilde Kuster Melis e Antonia Darcy
Una giovane scrittrice che ha come fidanzato un assassino, una ragazza di vent’anni che sta per laurearsi in filosofia e una matura scrittrice di romanzi polizieschi, divorziata naturalmente…
LeggiJacopo De Michelis. Il caso Larsson
Una trilogia di crime stories, Millennium (Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco, La regina dei castelli di carta, in totale più di 2.000 pagine), che ha fatto il giro del mondo, un autore, il giornalista Stieg Larsson, che ha raggiunto un successo planetario ma postumo
LeggiAncora 9 nuovi casi per l'improbabile commissario Max
La prima cosa che l’improbabile commissario Max avvertì entrando nell’appartamento del delitto, fu la mancanza di alcuni oggetti di inestimabile valore: un tostapane a fiato, tracce di forfora appartenute al toupé dell’uomo di Neanderthal e 1 kg. di zucchine
LeggiMatteo Di Giulio, La Milano d'acqua e sabbia
"Un libro dove i personaggi sono delineati con cura, le situazioni ben costruite e l'improvvisa esplosione di violenza di certe pagine non è mai fine a se stessa.
Il noir italiano ha una voce in più; sarebbe un peccato non ascoltarla." Massimo Rainer
La Milano d'acqua e sabbia
3 su 5
di Matteo Di Giulio
Fratelli Frilli, 2009
Elisabetta Bucciarelli. Io ti perdono
Il nome di Elisabetta Bucciarelli è legato alla scrittura. Un legame intenso che contempla la narrativa, la saggistica, il teatro, la televisione e il cinema. La sua sceneggiatura Amati Matti ha partecipato alla 53° Biennale del Cinema di Venezia, l’ultima di Gillo Pontecorvo, ottenendo una menzione della giuria. Ha pubblicato i saggi Io sono quello che scrivo; la scrittura come atto terapeutico, Le professioni della scrittura e una serie di racconti distribuiti tra quotidiani e antologie. É anche giornalista freelance e docente presso laboratori di scrittura. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Happy hour, nel 2007 Dalla parte del torto, entrambi editi da Mursia e nel 2008 è uscita per Babelesuite di PerdisaPop con Femmina De Luxe. La intervistiamo sul suo ultimissimo lavoro, Io ti perdono, edito da Kowalski, in cui Maria Dolores Vergani viene contattata, in qualità di psicologa, da don Paolo, un parroco di un paesino valdostano. Il prete le chiede di sostenere la madre di una bambina scomparsa nel bosco. A questo mistero si affianca quello che la Vergani deve risolvere nel suo territorio: in un’area industriale dismessa vengono trovati i resti di una donna. Va infine aggiunta la losca figura di un tal Trinciacapelli, uno squilibrato che agisce nell’ombra inquietando la città di Milano
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