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034 Avventure ai Tropici
La storia di mare, di tropici delinea un orizzonte dove “un uomo è un uomo”. Concetto che, per il lettore di Pulp, è fondamentale proprio per soddisfare quella necessità psicologica di spogliarsi dei propri panni, dei compromessi e vestire quelli del Gi.I.Joe, dello spregiudicato avventuriero dal pugno facile e dalla pistola veloce. Uomini che possono permettersi di vivere da soli. Drifters. Stranieri senza nome. Gente che viaggia senza una vera occupazione e arriva in lande lontane alla ricerca di avventura
LeggiFEFF 11: Chants of Lotus
Un film a episodi tutto al femminile
LeggiBarbara Baraldi
La mia più grande paura sin da piccina era che una bambola, che vedevo un po’ come una bambina senza l’anima, potesse rubare la mia anima. Le fissavo per controllarne i movimenti. Non si è mai tradita, è rimasta sempre immobile
Leggi[26] Spy fiction & “misteri” italiani. Intervista a Simone Sarasso
Centinaia di morti innocenti e centinaia di processi senza nessun colpevole dietro le sbarre: Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Strage di Bologna… i misteri italiani si assomigliano tutti: nessuna giustizia per le vittime. È stata proprio la voglia di dare nome e volto a un colpevole (un colpevole qualunque, il colpevole assoluto) che mi ha spinto alla costruzione dell’universo della mia “Trilogia Sporca”
LeggiIl blog Corpi freddi
Qui si respira amicizia, passione, voglia di leggere, di confrontarsi, di scambiare idee senza voler per forza far vincere le proprie. C’è allegria, spensieratezza...e competenza.
Leggi030 Scrivere Il Pulp - Seconda Parte
La città nuda
Leggi023 Facce d'angeli senza nome
La Parigi notturna, la solitudine interiore del protagonista espressa nei silenzi, le lunghe sequenze degli interni del suo appartamento rotte sol oda rumori banali, consueti. Poi c’era l’atmosfera dei night, il rapporto con gli altri del Milieu, con la pianista di colore giocato su sguardi e silenzi
Leggi021 Pietrafredda: Storie e visi del milieu
Taxisti, scaricatori, con i maghrebbini era come fare un incontro a ogni allenamento. Poi si usciva. Birra per noi, ZamZam cola per gli islamici, kebab, musica, les Boites de Nuit, inevitabilmente le nanas…. Ma ho visto e conosciuto realtà diverse da quelle che trovavo qui in Italia. Al tempo stesso c’erano alcuni dei miei miti che s’incrociavano a Parigi. Il Polar francese, la mala, i vecchi film in bianco e nero
LeggiBrivido breve: Sottopasso
"Il sottopasso!" esclamò lui. Il sottopasso, pensò lei. Una corte dei miracoli che nessuno più in città voleva affrontare per non correre rischi
LeggiSe telefonando, intervista a Gianni Barbacetto
Gianni Barbacetto è nato a Milano da genitori friulani ed è cresciuto a Quarto Oggiaro. Laureato in Filosofia, ha cominciato a lavorare in radio (Radio Milano Libera, Radio Città, Radio Rai), ha collaborato a Linus e a tante altre testate. Ha lavorato al Mondo, all'Europeo, a Diario. Ha coordinato la redazione del programma di Michele Santoro, “Annozero” (Raidue). Ha collaborato con Carlo Lucarelli per la realizzazione di “Blu notte”. Oggi scrive su Repubblica, il Venerdì, l'Unità, Io Donna, GQ. É direttore di Omicron (l'Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord) e, appena può, suona la batteria con gli amici nel suo gruppo, i Pistols. Ha pubblicato vari libri-inchiesta, tra cui ricordiamo: “Il grande vecchio” (Baldini & Castoldi, 1993), sui misteri italiani da piazza Fontana alla P2 fino a Gladio, “Campioni d’Italia” (Marco Tropea Editore, 2002), un inedito campionario della politica, dell'imprenditoria, della vita del nostro Paese. “Mani pulite - La vera storia” (Editori Riuniti 2002, Chiarelettere 2009, con Peter Gomez e Marco Travaglio: la storia politica dell'Italia tra il 1992 e il 2001. Ha curato inoltre il “Dossier Dell'Utri” (Kaos, 2005), la storia di una “relazione pericolosa” tra Milano e Palermo, “Il guastafeste” (Ponte alla grazie, 2008), libro-intervista ad Antonio Di Pietro e “Se telefonando” (Melampo 2009), sulle “intercettazioni che non leggerete mai più”
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